Pubblicato il: 28/04/2017 alle 09:08
Allestita una mostra fotografica all’interno del reparto di Neurologia dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, diretto da Michele Vecchio, nell’ambito dell’iniziativa “Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla”.
Foto, video e storie di famiglie che hanno festeggiato l’arrivo di un bebè, nonostante uno dei due genitori fosse affetto da Sclerosi Multipla, per due settimane hanno allietato l’attesa dei pazienti (sono circa 500 quelli seguiti attualmente dal reparto di Neurologia, centro Hub per questa patologia), contribuendo a rendere più piacevole il percorso terapeutico di chi si sottopone alle cure.
«Questa mostra- spiega il primario Michele Vecchio– ha l’obiettivo di rendere visibile ciò che il paziente con Sclerosi Multipla vive ogni giorno. Noi con il nostro centro oltre a somministrare le migliori cure possibili favoriamo un progetto di vita. Diciamo subito ai nostri pazienti: noi non vi curiamo ma vi accompagniamo in un percorso. La diagnosi di Sclerosi Multipla irrompe nella giovane vita dei pazienti come una bomba atomica ed è per questo che pian piano facciamo capire che non è successo nulla, che era un problema che era già dentro di loro e che è venuto fuori, e che la cosa più importante è fare in modo che la vita prosegua nella normalità».
Poi Vecchio aggiunge: «E nel progetto di vita c’è soprattutto quello di generare la vita. La Sclerosi Multipla è una malattia dei giovani con un rapporto di 3 a 1 a favore delle donne. Trattandosi di pazienti giovani vanno affrontati i problemi della sessualità, della fertilità e della gravidanza, e quindi riteniamo che questa mostra renda manifesto ciò che noi sperimentiamo ogni giorno. Una donna con Sclerosi Multipla che si prepara ad affrontare la gravidanza va accompagnata, tranquillizzata e rassicurata. Uno dei problemi è quello della sospensione dei farmaci per il trattamento della sclerosi multipla durante la gravidanza. Vi sono alcuni casi in cui il trattamento è stato portato avanti ma non sempre è possibile».
«Un dato che vorrei sottolineare- continua Vecchio- è che durante la gravidanza le donne sono più protette. Non registriamo mai, infatti, attacchi della malattia durante tutto il periodo della gravidanza e questo ritengo sia dovuto al fatto che la splendida creatura che è la donna sia talmente impegnata e felice di portare a termine la nascita di un figlio che “nessun linfocita può attaccarla”. Decine e decine di bambini sono nati dai nostri pazienti in tutti questi anni e tutti stanno bene. Due sono i casi che ricordo come più significativi: quello di una signora che nel 1998, quando ancora gli studi sulla malattia non erano quelli di oggi, che con determinazione e coraggio portò avanti la gravidanza fino alla fine in maniera molto decisa e serena e continuando a sottoporsi alla terapia, e un caso recentissimo di una bimba messa al mondo da una nostra paziente in trattamento con un farmaco importante, uno degli ultimi arrivati e tra i più efficaci».
I RINGRAZIAMENTI ALLO STAFF
«Esiste un registro di gravidanza con questo farmaco presso il centro Sclerosi Multipla di Brescia diretto dal professore Ruggero Capra che ci ha messo nelle condizioni di avere garanzie per la gravidanza di questa paziente che ha partorito al Sant’Elia grazie alla collaborazione del primario di Ginecologia Lillo Salvaggio– aggiunge Michele Vecchio- È fondamentale, come è emerso nel recente congresso che si è svolto a Caltanissetta, la rete di professionisti a livello nazionale e internazionale che ci consente di attingere costantemente a informazioni su scala internazionale. Il progetto di vita si fa con le persone e per questo mi sento di ringraziare i miei collaboratori, la dottoressa Clorinda Occhipinti, la dottoressa Josita Torrisi, la signora Lucia Castronovo, vero punto di riferimento per i pazienti, la signora Norma Scarantino che ottimizza il tutto, lo psicologo Steven Spinello, la dottoressa Francesca Caruso, il front office con la signora Lilla Albicocco».
Infine, il primario Michele Vecchio conclude: «Per quanto riguarda il futuro ottimizzeremo quello che abbiamo già migliorando ulteriormente la qualità dei nostri servizi, aumentando l’offerta e attivando un ambulatorio per le problematiche relative alla sessualità e alla fertilità. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di realizzare un consulting di tipo legale per supportare i pazienti nella conoscenza dei diritti che lo Stato concede loro».