Pubblicato il: 19/04/2021 alle 12:19
“L’Ugl dice basta alle prepotenze perpetrate a San Cataldo ai danni dei lavoratori aventi diritto ed a favore di altri assunti sine legem”. E’ quanto afferma in una nota Orazio Caiola, segretario provinciale aggiunto servizi ambientali dell'Ugl. Per questo l’Ugl ha coinvolto il Prefetto della Provincia di Caltanissetta per richiedere la mediazione finalizzata alla creazione di un bacino da dove attingere i lavoratori. Il sindacato ha chiesto al Prefetto di intercedere con la Commissione prefettizia di San Cataldo, nel tentativo di aprire un tavolo di trattative finalizzato a sanare la violazione di legge perpetrata dall’Ati che, in sfregio alle norme che regolano il passaggio di appalto, ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative in sede sindacale ed assumere arbitrariamente le 37 unità lavorative e continua ad operare, in violazione alla legge, assumendo altre quattro unità lavorative dal gruppo di operatori ecologici rimasti esclusi senza il minimo criterio.
Questo stato di cose – afferma Caiola – genera malumori che potrebbero sfociare in rabbia visto che, ancora una volta, non vengono riconosciuti dall’ATI subentrante i più elementari diritti dei lavoratori che subiscono l’arroganza di chi, ormai sentendosi al sicuro per i prossimi sei anni, può decidere anche di scegliere liberamente chi deve lavorare e chi no, magari optando per chi è più servizievole rispetto a chi tenta di reclamare i propri diritti per non farsi sfruttare. Questo andazzo potrebbe determinare nella collettività il convincimento che nulla può cambiare e che non c’è argine all’illegalità, dando così sfogo a comportamenti che potrebbero mettere in serio pericolo anche l’ordine pubblico, inteso anche come percezione della legalità. In conclusione l’aggiudicazione dell’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di San Cataldo, che già nella fase di aggiudicazione aveva generato situazioni di illegalità e corruzione, purtroppo continua anche nella fase di esecuzione a determinare situazioni di illegalità e violazione delle più elementari norme di diritto, in spregio al principio del buon andamento ed imparzialità della gestione della cosa pubblica.
L’Ugl quindi ha chiesto al Prefetto di aprire un tavolo tecnico con la Commissione Prefettizia che governa il Comune di San Cataldo per formalizzare ed istituzionalizzare un bacino di attingimento in cui far confluire tutti i lavoratori esclusi dal subentro di appalto, stabilendo per l’ATI aggiudicataria, l’obbligo di attingere dal bacino e determinando a priori i criteri di selezione, per l’assunzione – conclude l'Ugl – anche temporanea di unità lavorative da adibire nel cantiere di San Cataldo. Si darebbe un segnale ai lavoratori esclusi ed ai cittadini di San Cataldo di presenza delle istituzione a tutela della legalità”.