"Tutti noi stiamo vivendo un periodo storico difficile, e chi ne sta pagando maggiormente le conseguenze sono i nostri ragazzi, costretti, da due anni a questa arte, a stravolgere la loro vita e le loro abitudini.
Pensavamo di esserci messo alle spalle il periodo più difficile, e con esso tutte le restrizioni e le limitazioni che abbiamo imparato ad accettare per il bene dell’intera collettività". E' quanto afferma, in una nota, l'assessore del Comune di Gela, Nadia Gnoffo.
"Eravamo convinti – prosegue l'assessore Gnoffo – anche di aver superato il rischio della didattica a distanza, che i nostri figli hanno affrontato negli scorsi mesi con coraggio e determinazione. Invece, purtroppo, la quarta ondata e il numero elevatissimo di contagi ci hanno costretto a sospendere le lezioni in presenza e a riattivare la DAD. È stata una scelta sofferta, ma sicuramente l’unica possibile per garantire e tutelare insegnanti e studenti, almeno fino a quando i contagi non caleranno.
"È per questo motivo che, da genitore ancor prima che da assessore, voglio dire grazie a tutti i dirigenti scolastici, ai docenti e al personale scolastico, per la dedizione e la collaborazione che hanno immediatamente messo in campo, dimostrando, anche, grande spirito di adattamento.
Ci tenevo a ringraziarli per il gran lavoro che quotidianamente svolgono, nonostante tutte le difficoltà del momento, e ai dirigenti scolastici, in particolare, vorrei dire grazie per la disponibilità nei confronti dell’amministrazione e per i loro consigli, che ci hanno aiutato a prendere la decisione più giusta in una fase molto delicata.
Un messaggio di vicinanza e speranza voglio lanciarlo anche ai ragazzi e alle loro famiglie. Sappiano che stiamo lavorando ogni giorno per garantire il loro ritorno in aula il prima possibile, garantendo ad ognuno la massima sicurezza. È un momento difficile, è innegabile, e per chi ricopre ruoli di responsabilità la pressione è tanta, ecco perché sarebbe auspicabile la collaborazione fattiva di tutti, al di là dei colori politici.
Invece, mi duole registrare l’ennesimo tentativo di strumentalizzazione da parte dei vertici locali del Pd. Quando parlano di improvvisazione nella gestione dell’emergenza, dimostrano semplicemente di non aver compreso la gravità della situazione che ciascuno di noi, nessuno escluso, sta vivendo.
La drammatica evoluzione giornaliera di contagi, ricoveri e decessi richiede un monitoraggio attento e costante insieme a tutti gli organi preposti, dalla Regione, alla Prefettura e all’Asp, fino ad arrivare allo stesso Comune, e questo purtroppo può portare anche a prendere decisioni all’ultimo secondo, pur di non danneggiare i cittadini. Voglio rassicurare i dirigenti Dem che ogni nostra decisione è scaturita da seri e costruttivi confronti con tutti gli organi preposti, coinvolgendo anche i dirigenti scolastici, gli unici in città ad avere il reale polso della situazione nelle scuole.
Questo stiamo facendo da quasi due anni ormai, senza badare a chi cavalca l’onda del malessere e continua a lanciare messaggi e slogan che fanno solo male alla città. Non era questo che ci aspettavamo quando abbiamo iniziato a governare Gela, ma questa emergenza abbiamo deciso di affrontarla in prima linea, mettendoci sempre la faccia e impiegando tutte le risorse a nostra disposizione. Chi critica, invece, è proprio chi al primo ostacolo ha preferito mollare e accomodarsi nei banchi, ben più comodi, dell’opposizione. Ebbene, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma adesso ci lasci lavorare serenamente".
Ed ecco la replica di Denise Romano, componente del Dipartimento regionale scuola PD. "Io, essendo un'insegnante di sostegno (forse l'assessore non lo sa), vivo la situazione da vicino da due anni. Quindi – mi permetto – non solo comprendo le pressioni, ma pure le vivo così come tutti quanti.
Sono due anni che l'amministrazione annaspa reazioni di difesa a questa situazione di difficoltà che, purtroppo, non sono quasi mai puntuali. Dire che "quelli del PD" vivono una situazione di comodo o che alloggiano in una comfort zone quando l'amministrazione solo ieri dopo le 20:30 ha deciso sul da farsi è paradossale.
Non è perché siamo l'opposizione e allora non viviamo il malessere ma lo cavalchiamo soltanto. Abbiamo il dovere morale prima che civico di denunciare disservizi e scarsezza organizzativa. Sarebbe opportuno farsene una ragione