Pubblicato il: 13/10/2013 alle 17:08
S'e chiuso oggi il corso OPEM per operatori di emergenza, livello base, svolto a a Caltanissetta presso l’Istituto Testasecca, efficacemente organizzato dal direttore Angelo Montoro, e si è articolato in una serie di incontri, dal pomeriggio di venerdì a domenica, rivolti ai soci attivi della CRI, in tutto 25 partecipanti tra le varie componenti militari e civili.
La segreteria è stata gestita e coordinata dalla sorella Sonia Maira, coordinatore locale area emergenza, appartenente al corpo delle infermiere volontarie della CRI, impegnate anche nel territorio nisseno a portare aiuto negli ospedali civili, nelle postazioni di pronto soccorso e ovunque sia necessario il loro intervento in situazioni di emergenza, con grande serietà e spirito umanitario.
Hanno collaborato, oltre ai docenti della CRI, anche esperti esterni quali Salvatore Saia, responsabile ufficio protezione civile della provincia di Caltanissetta, Angelo Foderà, esperto in maxi emergenza sanitaria e Venera Alaimo, esperta anti incendio. Il programma del corso, di 20 ore complessive tra la parte teorica, pratica e l’esame finale (consistente in 40 quesiti a risposta multipla), ha risposto all’esigenza di creare operatori competenti, capaci di gestire le situazioni di emergenza dovute ad eventi calamitosi naturali, o generati da errori umani, sul piano sia pratico-logistico, che psicologico.
“Gli operatori di emergenza sono chiamati a prestare soccorso in situazioni umanamente critiche”, dicono i responsabili del corso Opem. Si pensi al disastro provocato dal terremoto all’Aquila, il 6 Aprile del 2009, che ha visto impegnati nelle operazioni di soccorso anche volontari nisseni – tra i quali lo stesso Angelo Montoro – per questo si richiedono massima serietà, competenze specifiche e, soprattutto, una vera e propria vocazione al soccorso. La parte teorica ha visto i docenti impegnati nell’affrontare tematiche fondamentali quali lo scopo e l’organizzazione del servizio nazionale di protezione civile, il ruolo della Croce Rossa nelle emergenze, il regolamento per l’organizzazione delle attività, insieme a nozioni relative alla logistica delle emergenze (l’organizzazione delle aree di raccolta, ammassamento e accoglienza, e dei materiali di emergenza, il comportamento da tenere con i mass media, i cenni base di medicina delle catastrofi, le nozioni base di antincendio),alle competenze operative e alla preparazione alla missione, la quale non richiede soltanto una formazione tecnica, ma anche psicologica.
“L’operatore deve acquisire competenze relazionali e comunicative, deve imparare a gestire il proprio atteggiamento e comportamento verbale, e non, ed il proprio stress emotivo, per evitare il verificarsi di situazioni di panico nel momento in cui si appresta a soccorrere le vittime”, sottolinea la volontaria Jenny Vendra, responsabile provinciale delle attività psicologiche in emergenza per la CRI. Il corso si è concluso con il modulo pratico che ha impegnato i volontari, sotto la supervisione dei delegati provinciali per le attività di emergenza Vincenzo Giarratana, Antonio Loria e Sebastiano Vullo, nella prova di montaggio di tende ministeriali MP88, di utilizzo di materiali e attrezzature di emergenza, e nelle prove di radiocomunicazione.
Un fine settimana intenso per i 25 aspiranti operatori di emergenza, disposti a sacrificare il loro week end e la loro vita privata fatta di impegni lavorativi e familiari, per pura vocazione umanitaria.
Hanno superato il corso i Volontari CRI: Accurso Tagano Mariarita, Alù Antonio, Ariosto Antonino, Baglio Cataldo Salvatore, Baglio Giuseppa Catena, Ballistreri Marcello, Bertolone Giuseppe, Campo Federico, Capri Silvia, Cosentino Danilo, Dell'Utri Maria Santina, Geraci Gregorio, Giordano Antonello, Macro Igino, Mistretta Salvatore Domenico, Parlagreco Maria Savia, Perriera Ernesto, Sposito Antonino, Taibi Gerlando, Tramontana Michele Antonio, Tricoli Giuseppe.
Ofelia Lapaglia