Giada Zanola era con ogni probabilità ancora viva quando il suo ex compagno Andrea Favero l'ha gettata dal cavalcavia dell'autostrada A4, a Vigonza (Padova). Il risultato è emerso dall'autopsia svolta dal professor Claudio Terranova, su richiesta del sostituto procuratore di Padova, Giorgio Falcone. Dall'esame, svolto nella giornata di venerdì, non sarebbero stati evidenziati segni di strangolamento o ferite di arma da taglio sul corpo della donna. E' comunque possibile che Favero l'abbia tramortita per riuscire a sollevarne il corpo oltre la righiera del manufatto, che in quel punto misura circa due metri.
Giada Zanola non si è suicidata. Il suo compagno, Andrea Favero, 34enne, è stato fermato per omicidio volontario. Avrebbe ammesso di averla spinta dal cavalcavia della A4, a Vigonza, a pochi passi dalla loro abitazione, dopo un furioso litigio. I due hanno un bimbo di tre anni. Dopo la caduta, da un’altezza di 15 metri, la 33enne è stata travolta da un camion. Di origini bresciane e residente in Veneto, aveva raggiunto il compagno, cambiando regione. Con lui condivideva la passione per i truck. Tante le foto insieme, con il loro piccolo. Una, risalente allo scorso maggio, con la didascalia “Noi”.