Pubblicato il: 06/02/2014 alle 11:30
Il nome piace a molti, ma non a tutti. Il cosiddetto asso nella manica, capace di sparigliare le carte in un tavolo da gioco. E in effetti la figura dell'avvocato nisseno Gianluca Nicosia qualcuno la vede talmente perfetta da sceglierlo come candidato a sindaco di Caltanissetta in quota centrodestra, senza scervellarsi su altri. Se ne sta parlando in questi giorni negli ambienti politici nisseni, e se c'è qualcuno soddisfatto per aver trovato forse la quadra sul nominativo, altri mugugnano. Figura equilibrata quella di Nicosia, 37 anni, attuale consigliere comunale, cresciuto a pane e politica col padre Salvatore, forzista della prima ora e sempre fedele al partito del Cavaliere fin quando la spaccatura tra Berlusconi e Alfano lo ha portato a seguire l'amicizia e il Nuovo Centrodestra, entrando nel “cerchio magico” di Angelino che in realtà non ha mai abbandonato. Già perché il vicepremier è suo grandissimo amico di vecchia data e secondo i boatos di palazzo ha ben gradito l'ipotesi di far diventare Gianluca il candidato unitario di un centrodestra a brandelli.
Alla soluzione Nicosia-sindaco non ha avuto nulla da ridire un altro Gianluca, ossia quel Micciché che dell'Udc nisseno è diventato il dominus dopo l'elezione plebiscitaria all'Ars ed è pronto a sostenerlo affiancandogli una lista forte. Ma c'è un “ma” su cui stanno inciampando le trattative. Il nome di Gianluca Nicosia infatti rischia di mettere in crisi l'ambizione al secondo mandato manifestata da Michele Campisi, legatissimo al deputato Alessandro Pagano ed entrambi transitati nel Ncd. Un grande impiccio politico per Pagano che di Campisi è stato il promoter, considerato che Nicosia e il parlamentare sono in rotta da tempo. Un veto che potrebbe frantumare il solido asse cucito reciprocamente fra Nicosia e i democristiani e far sfumare al centrodestra di ritornare a governare il Comune.
Ma un Campisi-bis ad esempio non piace neanche a Forza Italia, ritenuto troppo impopolare dai nisseni come confermato anche da un recente sondaggio, così come perplessità sono state avanzate sull'azione amministrativa di questi anni, ritenuta poco incisiva su più fronti. Dunque neanche ai forzisti dispiacerebbe che sulla poltrona di Palazzo del Carmine possa sedersi un trentenne come Gianluca Nicosia, da molti visto come perfetto competitor capace di turbare il sonno al candidato del centrosinistra – ancora ignoto – e a Giovanni Magrì, volto nuovo scelto dal Movimento Cinque Stelle.