Pubblicato il: 09/06/2014 alle 17:00
Spalle basse e un tono di voce dal sapore amaro ma la serenità e la voglia di scherzare, caratteristiche che lo contraddistinguono sempre. “Poco fa, parlando con mio figlio ho detto di aver conquistato il secondo posto!”. Inizia così la conferenza stampa di Michele Giarratana, subito dopo aver letto i voti definitivi. Un incontro con la stampa al fianco degli amici che da sempre lo hanno sostenuto e che, in questa lunga campagna, hanno messo la loro faccia e il loro cuore assumendo un ruolo in pectore ed esponendosi per lui e con lui. Al suo comitato in Corso Umberto c’erano tutti: dal collega di avventura Michelangelo Lovetere agli aspiranti assessori, ai due candidati eletti, Oriana Mannella e Toti Petrantoni, uniche due voci che potranno portare avanti le idee e il pensiero politico di Caltanissetta Protagonista all’interno di palazzo del Carmine.
“Giovanni Ruvolo ha ottenuto un vittoria meritata – ha commentato Giarratana e, del resto, i numeri ne sono un’evidente conferma -. Ha vinto 3 mesi fa quando ha deciso di allearsi con i partiti, una scelta che noi, fino all’ultimo, non abbiamo voluto fare”.
Giarratana ci credeva veramente nel ribaltamento dei voti e nella possibilità di portare avanti un nuovo progetto per la città, un piano qualificato e sostenuto da assessori che, nella vita, godono del rispetto e della stima di chi li conosce dal punto di vista professionale. “Caltanissetta è una città che va amministrata bene, auguro al nuovo sindaco di riuscire a lavorare a vantaggio dei cittadini così come noi avremmo voluto fare ma non ce l’hanno permesso”.
Il candidato di Caltanissetta Protagonista, Giarratana Sindaco e Grande Nissa ha raddoppiato i suoi voti di partenza ma questi non sono stati sufficienti per poter iniziare quel percorso che tanto auspicava. “8000 nisseni hanno creduto in noi, questo vuol dire che quelle idee proposte funzionavano veramente ma i nisseni alle urne non hanno avuto dubbi nel votare”.
Da una riflessione politica, meditata serenamente dopo i risultati – che hanno dettato la vittoria di Ruvolo in tutti e 56 seggi elettorali -, è quella secondo la quale, per Giarratana, i movimenti civici – come il suo – non sono ancora abbastanza forti per correre da soli e vincere le elezioni. Giovanni Ruvolo, invece, ha abbracciato i partiti perché ha capito di averne bisogno. “Noi non abbiamo fatto inciuci – commenta con il rammarico di chi si rende conto che per salire servono anche i nomi di tanti candidati consiglieri che trainano il carro della vittoria.
“Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini in questa fantastica campagna elettorale costruita esclusivamente con le nostre forze e senza fondi”.
Il vero problema, secondo il parere di Giarratana, è l’astensionismo che lascia “l’amaro in bocca a tutti quanti”, vincitori e vinti: oltre il 60% dei nisseni ha scelto di restare a casa “una malattia democratica che attanaglia questa città e sulla quale Giovanni Ruvolo dovrà lavorare duramente”. Quel che conta è diventare credibili agli occhi dei cittadini.
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