“L’Italia rischia di diventare il campo profughi d’Europa”. Così ha parlato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in occasione della visita al Centro di accoglienza per i migranti di Caltanissetta. “A qualcuno – ha proseguito la deputata – è sfuggito che la Merkel e Macron avrebbero discusso di una modifica dei parametri di Schengen per consentire la chiusura delle frontiere all’interno dell’area di libera circolazione non solo per i motivi già previsti, come l’allarme terrorismo, ma anche per i forti flussi migratori. Significa che mentre il governo Gentiloni, totalmente cieco, propone di spostare i confini dell’Europa a sud della Libia, quello che Germania e Francia hanno in mente di fare è spostare i confini a nord dell’Italia. Ed è quello che Fratelli d’Italia va denunciando da anni”. Meloni ha aggiunto: “Noi non vogliamo più parlare di dove mettere gli immigrati e come distribuirli, di come accoglierli, di quanto spendere. Noi vogliamo parlare solamente di come si fa a bloccare i flussi migratori. E’ la ragione per la quale ci siamo astenuti nella votazione sulla missione in Libia. Abbiamo da sempre un piano molto chiaro su come fermare questi barconi. Bisogna fare un accordo con i governi della Libia che preveda il blocco navale al largo delle coste libiche in accordo e poi l’apertura in Africa degli hotspot che servono a identificare i rifugiati e da lì deve partire la distribuzione dei rifugiati nei 27 paesi dell’Unione europea. Questo – ha affermato Giorgia Meloni – è un piano serio su cui chiedere sostegno dall’Europa, ma non si può andare dalle altre nazioni europee e dire che facciamo entrare in Italia tutti gli immigrati clandestini che vogliono entrare e poi distribuirli. Non è vero che l’Italia è la nazione più esposta, ma è l’unica che non governa e non controlla i confini dell’Europa a differenza di altre nazioni che poi pagano uno scotto di immagine. Mi riferisco alla Spagna che blocca l’assalto di 800 migranti nella sua enclave africana a Ceuta, e l’Ungheria accusata di alzare i muri”. “Sono stata una delle prime a dire che bisognava sequestrare le navi delle Organizzazioni non governative quando entravano in porto e denunciare i loro equipaggi perché quello è fiancheggiamento immigrazione clandestina. Non possiamo confondere la neutralità delle Ong e il lavoro a scopi umanitari con il fatto che ormai quelle navi vanno a prendere in acque territoriali libiche chi salpa verso l’Italia. Questo è un altro genere di lavoro e vuol dire fiancheggiare gli scafisti e l’immigrazione irregolare”. (Ansa.it)