Atmosfera solenne quella respirata la mattina di mercoledì 27 gennaio, nella sala biblioteca dell’I.S.S. “A. Volta”, dove, in collegamento dal Quirinale, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso M.I.U.R. ‘I giovani ricordano la Shoah’; alla presenza da remoto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e la Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni hanno infatti conferito la Menzione al gruppo di lavoro dell’Istituto, che, insieme ad altre cinque scuole in tutta Italia, si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento, realizzando il video dal titolo “Perché io?”.
Nonostante la modalità a distanza, tangibile l’emozione dei sei studenti Biagio Arcarisi, Gabriele Galiano, Roberta Manzo, Maria Matraxia, Li Volsi Valentina (tutti dell’indirizzo sportivo) e Roberto Giordano (indirizzo anglocinese), che, nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno assistito alla cerimonia dai locali dell’Istituto, alla presenza del Dirigente Scolastico prof.re Vito Parisi e delle prof.sse Laura Cumbo e Assunta Gallo Afflitto, docenti di Storia e Filosofia e coordinatrici dell’attività.
L’evento è stato aperto dal saluto della Ministra Azzolina, la quale ha espresso parole di stima verso docenti e studenti che, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, hanno aderito con entusiasmo al concorso, la cui finalità principale è la tutela della memoria. A seguire l’intervento del Presidente Mattarella, che si è complimentato con le scuole partecipanti al concorso, per la qualità formativa degli elaborati presentati, segno evidente della professionalità dei docenti e della sensibilità degli studenti. Terzo momento, quello più atteso, in cui la Ministra ha premiato le sei scuole finaliste, tutte collegate da remoto, leggendo le rispettive motivazioni dei riconoscimenti assegnati: proclamata la Menzione attribuita al corto realizzato dal gruppo del Volta, significativa è stata la motivazione addotta; oltre all’ approfondimento storico e al crescente coinvolgimento emotivo degli studenti, è stata elogiata dalla commissione la documentazione storica, filmica e bibliografica, con cui gli allievi hanno argomentato la tesi proposta dal bando: le difficoltà del ritorno alla vita dei sopravvissuti, rielaborando ad hoc la preziosa testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto al lager.
A rappresentare l’Istituto e portavoce del gruppo è stato Roberto Giordano, studente regista del video, nonché curatore dell’organizzazione tecnica della giornata insieme al compagno Giorgio Canalella; l’allievo Giordano ha ringraziato le Autorità presenti, sintetizzando il percorso formativo svolto: la riflessione sul difficilissimo “ritorno alla vita” dei sopravvissuti ai campi di sterminio, l’esperienza personale di Sami Modiano, l’emozione dettata dal colloquio telefonico con l’anziano testimone; lo studente ha concluso il proprio intervento, accennando alla tradizione formativa ben consolidata presso il Volta, il cui Dipartimento di Storia e Filosofia, grazie anche alla sensibilità del Dirigente Vito Parisi,vanta una pluriennale esperienza e significativi riconoscimenti inerenti allo studio e alla didattica della Shoah.
La referente dell’attività prof.ssa Gallo Afflitto illustra così l’attività svolta: “Partendo dal contesto storico, dalle fonti adatte alla giovane età degli allievi e dalle storie personali dei sopravvissuti, ci siamo soffermati sulle loro capacità di resilienza e sulla solidarietà di tanti che hanno trovato il coraggio per aiutare le vittime. Insegnare la Shoah è anche riflettere sulle particolari dinamiche che si sono verificate allora e che potrebbero riproporsi oggi. Cerco di stimolare negli studenti la capacità di saper pensare e di agire di conseguenza alla luce di valori imperniati su una cittadinanza condivisa, basata sui diritti umani, sui valori della libertà, del rispetto della persona e del rifiuto della discriminazione del diverso, del razzismo e dell’antisemitismo”.
La prof.ssa Cumbo aggiunge che “Il prestigioso riconoscimento ricevuto è stato fonte di grande soddisfazione per il lavoro di studio ed approfondimento della conoscenza della Shoah, lavoro svolto nel tempo e che, cominciato vent’ anni fa, è diventato un patrimonio condiviso di tutta la comunità scolastica del Volta”.
Unanime l’entusiasmo degli studenti, consapevoli del profondo spessore umano e formativo dell’attività svolta, gratificati dall’attribuzione della Menzione e soprattutto colpiti dalla testimonianza diretta di Sami Modiano. Biagio Arcarisi (classe quinta sez. S, indirizzo sportivo) sottolinea che “Ricevere una menzione da parte del Presidente della Repubblica suscita in un giovane diciottenne una profonda gratificazione e lo stimolo a spendersi maggiormente per la collettività. L'approfondimento della Shoah, effettuato in questo particolare momento di pandemia, mi ha indotto a guardare con occhi diversi la difficile situazione attuale”.
Il compagno di classe Gabriele Galiano, emozionato per aver incontrato, anche se a distanza, il Presidente Mattarella e la Ministra Azzolina, ribadisce che la sofferta testimonianza di Sami Modiano lo ha “ arricchito interiormente”, mentre Roberta Manzo ribadisce l’importanza del compito affidato dall’anziano testimone ai giovani:” Continuare a raccontare quello che di disumano è accaduto, per far sì che tutto questo non succeda mai più”.
La studentessa Maria Matraxia,“onorata” per aver partecipato al progetto sulla Shoah, verso cui inizialmente nutriva qualche perplessità a causa della modalità di svolgimento in DAD, è rimasta talmente colpita dall’esperienza personale dell’anziano sopravvissuto, che afferma: “Ogni volta che ascolto le parole del sig. Modiano, è come se riuscissi a sentire il dolore e la paura che un bambino come lui ha vissuto dentro a quei campi; pertanto sento di dover assumere il compito, così come c'è stato lasciato detto da Sami, di fare conoscere agli altri le atroci sofferenze che i deportati hanno vissuto nei campi di concentramento”.
Infine Valentina Livolsi si definisce “Colpita dalla tenerezza con cui Sami Modiano si rivolge a noi studenti, perché, nonostante la sua tragica esperienza biografica e familiare, nelle sue parole non troviamo odio nei confronti dell’umanità, ma speranza e paura che l’umanità possa ancora macchiarsi di crimini così grandi. Significativo è poi il ruolo che la cultura svolge per Sami, come strumento necessario, ma non sufficiente,poiché è importante saper ragionare con la propria testa e non farsi ingannare dai miti che aleggiano sulle masse.”
Particolarmente orgoglioso di aver rappresentato la scuola lo “studente regista” Roberto Giordano (classe quinta, sez. L, indirizzo anglocinese), che valorizza il prodotto realizzato ed il riconoscimento ottenuto, soprattutto alla luce delle difficoltà inevitabili comportate dalla didattica a distanza, specialmente per un lavoro da svolgere in gruppo.
Profonda gratificazione è stata espressa anche dal Dirigente prof.re Vito Parisi, che afferma:“Credo che il valore della menzione ottenuta valga principalmente per due ragioni : per un verso , perché porta a compimento un ormai lungo percorso di studio, di sensibilizzazione, di approfondimento sulla questione della Shoah, che dura da numerosi anni e di cui un passaggio chiave è stato l’incontro indimenticabile con Sami Modiano, e per altro – e forse è il motivo maggiormente rilevante, specie per un giovane- perché il lavoro realizzato ha indotto i nostri studenti a interrogarsi su come le svolte drammatiche della storia impegnino ciascun di noi con quella domanda assillante “Perché io?”, che apre simbolicamente il video premiato, domanda a cui non possiamo sottrarci, nel passato come nel presente”.
Ulteriore motivo di soddisfazione il fatto che il video “Perché io?” sarà pubblicato sul sito di www.scuolaememoria.it e inserito nella mostra itinerante allestita dal M.I.U.R. e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che raccoglie gli elaborati prodotti dalle scuole e premiati nelle varie edizioni del concorso “I giovani ricordano la Shoah”.