Il Liceo Classico Mignosi, per celebrare il giorno della memoria, ha organizzato delle attività che insegnassero agli allievi non solo la storia ma anche la cultura e i costumi del popolo ebraico. Dopo aver suonato canti tipici i ragazzi si sono “sporcati le mani” sperimentando tre pietanze che, come racconta la tradizione, gli ebrei hanno preparato quando sono fuggiti dalla schiavitù del faraone egiziano. A seguire le ricette dei Ginetti di Sukkoth, Haroseth e Matzah.
Ginetti di SukkothI Ginetti di Sukkoth sono bastoncini di mandorle alla cannella. Si preparano per la festa delle Capanne e del Raccolto, che ricorda gli Ebrei nel deserto fuggiti dalla schiavitù d’Egitto. In questa occasione nei menu ebraici la frutta ricopre un ruolo particolare.
Ingredienti: 500gr. di farina; 250 gr. di zucchero; 300 gr. di mandorle pelate e tritate; olio d’oliva; un pizzico di cannella; essenza di anice; scorza di limone grattugiata; essenza di vaniglia; 5 uova
Preparazione: Mescolare insieme tutti gli ingredienti lavorandoli bene fino ad ottenere una pasta morbida. Stendere la pasta con uno spessore di circa trenta millimetri. Tagliare il composto a strisce lunghe circa 50 mm e larghe 15mm. Sistemare i bastoncini su una teglia spruzzata di farina e mettetele al forno, precedentemente riscaldato a 180 gradi per circa 15 minuti.
harosethL’Haroseth è un composto di mandorle, mele grattugiate e miele, in ricordo della cura con cui gli Ebrei fabbricavano mattoni durante la cattività egizia. Si consuma in occasione della Pesah.
Ingredienti: Sei mele sbucciate e tagliate a dadini (deve sembrare una purea); 100 gr. di mandorle tritate; 25 gr di zucchero; miele (quanto basta per amalgamare); mezzo cucchiaino di cannella; scorza di limone grattugiata; un cucchiaio di vino rosso.
Preparazione: Mescolare tutto insieme per ottenere un impasto omogeneo.
matzahIl Matzah è il pane azzimo che gli Ebrei portarono con sé quando fuggirono dall’Egitto. Èfatto senza alcuna aggiunta di lievito poiché, come racconta la tradizione, gli Ebrei fuggirono senza preavviso quindi non ebbero tempo di far fermentare la pasta e, in più, l’assenza di lievito consentiva una conservazione più lunga; una scelta ideale dato il lungo viaggio che stavano per affrontare.
Ingredienti: 1 kg di farina di grano duro; mezzo litro di acqua
Preparazione: Mescolare velocemente, stendere la pasta in piccoli dischetti , bucherellarla con cura (con una forchetta o uno stuzzicadenti e infornare entro 18 minuti, per evitare l’inizio della lievitazione. Cuocere in forno a 240 gradi per 6-8 minuti.
Giornata della memoria: il liceo Mignosi insegna a cucinare i piatti tipici della tradizione ebraica
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