Pubblicato il: 29/04/2014 alle 11:06
Giovanni Magrì, candidato alla poltrona di primo cittadino di Caltanissetta, questa mattina ha aperto le porte del comitato elettorale in Via Kennedy per far conoscere i 41 aspiranti consiglieri aderenti al Movimento 5 Stelle e la squadra di assessori scelta in sinergia tra gli attivisti e una commissione interna. Tra loro era presente anche il deputato ARS Giancarlo Cancelleri, che si è emozionato nel vedere così tante persone che hanno la voglia di assumersi la responsabilità di un governo cittadino. Un motivo di orgoglio soprattutto ricordando quando, 5 anni fa, molti avevano dato il Movimento per sconfitto in partenza. “Noi siamo la società civile – ha commentato il deputato regionale – e per questo motivo dobbiamo andare avanti”.
Giovani e adulti, uomini e donne; tanti sono i profili di chi ha scelto di “metterci la faccia” e chiedere il voto di fiducia ai cittadini; un gruppo variegato che, però, condivide lo stesso pensiero: liberare i palazzi del potere dai colletti bianchi e da chi segue logiche clientelari che favoriscono soltanto gli “amici” e soffocano la trasparenza e il principio di democrazia. Persone “normali” che non elevano come punto di forza la militanza pluriennale in partiti o segreterie politiche ma sottolineano la conoscenza dei problemi quotidiani delle persone, la propria esperienza personale di vita o di lavoro e promettono di restare sempre in contatto con i cittadini per trovare soluzioni condivise. “Questa è soltanto la punta dell’iceberg della democrazia partecipata” ha commentato Magrì. Una buona amministrazione, del resto, è quella che è capace di trovare il miglior risultato pubblico con il minor sacrificio privato e, un’attenta analisi di tutte le alternative è l’unica strada da battere.
In caso di elezione Giovanni Magrì avrà al suo fianco un team di persone “esterne al movimento. La commissione di 15 membri, creata ad hoc per l’occasione, ha valutato le alternative e ha selezionato una terna di persone per ciascun settore; dopo il dovuto benestare dei 69 attivisti nisseni ho scelto i non attivisti. I candidati interni al movimento erano molto validi ma, con la mia scelta, ho voluto dare un segnale forte alla città”. Lo slogan “Votate per Voi”, per il pentastellato, non è una frase ad effetto vuota di contenuti ma una promessa che intende mantenere per far emergere, anche prima dell’elezione, la democrazia partecipata, quella che rappresenta il cuore del movimento stesso.
La squadra di assessori che Magrì, dopo un colloquio individuale, ha scelto di portare con sé è molto “duttile” nelle esperienze personali, caratteristica che li rende capaci di interagire tra di loro e creare dei programmi condivisi che garantiscano reali benefici per la città. Si tratta di: Giuseppe Verso per il bilancio , Stefania Falzone per lo sviluppo economico, Carlo Privitera per i sevizi sociali, Michele Di Giovanni per l'urbanistica e lavori pubblici, Salvatore Nicolosi per la crescita culturale e Vincenzo Sollima per ambiente e mobilità. Quest’ultimo è stato scelto per svolgere il ruolo di vicesindaco e, proprio per la delicata funzione di consigliere e vicario, Giovanni Magrì ha volutamente scelto un rappresentante interno ai 5 stelle, qualcuno che, come lui, da anni ne condivide la filosofia.
“Non chiamateli tecnici – spiega il candidato – perché non tutti operano professionalmente nel settore per il quale sono stati scelti ma ne hanno la capacità. La cultura in senso ampio del termine è organizzata dal basso e da un’intera squadra”. Una presa di posizione che qualcuno potrebbe interpretare come “incapacità” data dall’inesperienza ad amministrare una realtà così grande come quella di un comune con 60 mila abitanti. Un'obiezione che non turba affatto Magrì che, al contrario, risponde di essere lieto di portare avanti persone volitive e non “quei dinosauri che nel passato hanno militato nell’aula consiliare e hanno creato un sistema che fa acqua da tutti i lati. Adesso è il momento di cambiare. Noi, invece, rappresentiamo l’altro e l’oltre”. Persone, cioè, “nuove”, che vogliono superare il pantano nel quale si è arenata la città per creare nuovi scenari.