Pubblicato il: 19/11/2013 alle 11:38
Questa mattina in tutta l’Italia è stato indetta una manifestazione davanti le prefetture per chiedere il rinnovo del contratto dei lavoratori dei poliziotti e vigili del fuoco. Un sit-in è stato organizzato da tutti i sindacati di categoria anche nel Nisseno. Oggi in viale Margherita, davanti la Prefettura di Caltanissetta, hanno sventolato le bandiere del Siulp, del Siap, del Sap, del Silp Cgil, Ugl Polizia di Stato, Consap, Associazione nazionale funzionari Polizia. Molti gli esponenti sindacali presenti che hanno rivendicato i diritti delle forze dell'ordine. Presente fra gli altri una delegazione del Siap, di cui è segretario provinciale Giuseppe Porrovecchio, Patrizio Giugno del Siulp per la Polizia, e in rappresentanza dei vigili del fuoco Rosario Raitano segretario territoriale della Cisl, Simone Nicosia segretario provinciale del Confsal.
“Lo Stato più volte si è mostrato come braccio forte davanti a situazioni critiche – come le proteste contro la TAV – mettendo noi in prima linea ma trascura le nostre richieste”. Questo è quanto dichiarato questa mattina dal Segretario Provinciale SIULP, Patrizio Giugno (nella foto), che ha tenuto a sottolineare come, per il sesto anno consecutivo il Governo non ha innalzato il tetto salariale.
“Risparmiare nel nostro settore vuol dire risparmiare sulla sicurezza dei cittadini, il sistema è al collasso e la misura è colma” ha continuato Giugno che sottolinea come, nei tagli, sono finiti anche i mezzi di trasporto. “Vetture senza benzina che restano ferme o diventano un’occasione per trovare pezzi di ricambio”. A questo, però, bisogna aggiungere anche un mancato turn over dei
manifestazione sindacato siulp davanti la prefettura di caltanissettadipendenti che porta all’aumento di ore di lavoro settimanali per ciascun dipendente e, per di più, per  uno straordinario che non verrà pagato.
“Noi garantiamo sempre un servizio ineccepibile ma non accettiamo di essere bistrattati e che permanga il saccheggiamento messo in atto durante il Governo Monti. Le cose devono cambiare”. Una possibilità che la Corte Costituzionale ha già garantito per i militari ma allo “scivolo d’oro – continua il segretario provinciale – non è stato applicato il principio di equiordinazione per tutto il comparto”.
Dice Giuseppe Porrovecchio, segretario del Siap: “Chiediamo al Governo lo sblocco del cosiddetto “tetto salariale”che consenta il superamento dell'attuale normativa e dei suoi effetti dannosi ed iniqui per il personale con il recupero delle risorse economiche per consentire il pagamento degli assegni perequativi e delle progressioni automatiche (una-tantum); la revisione del modello di sicurezza e dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio, che potrebbero comportare una riduzione della spesa ed una razionalizzazione nell'impiego delle risorse pubbliche oltre che una maggiore efficienza ed efficacia del servizio e piu? sicurezza per i cittadini; una legge delega per un riordino ordinamentale delle carriere del personale efficace e coerente con un nuovo modello di sicurezza e che valorizzi la professionalita? dell'operatore di polizia e dei vigili del fuoco. Peraltro – conclude Porrovecchio – i contenuti del disegno di legge di stabilita? del Governo, smentiscono le dichiarazioni pubbliche e mediatiche rivolte ai cittadini sulla necessita? di garantire maggior sicurezza del territorio e nel territorio”.