Pubblicato il: 29/05/2014 alle 13:42
I rilievi della Scientifica in via Rochester
Hanno le ore contate gli aggressori di Marcello Baglivo, il fornaio di 22 anni ferito alla gola da una coltellata sferrata da uno dei tre aggressori che questa mattina ha fatto irruzione nel panificio Delizie e Pane di via Rochester, a Caltanissetta. In queste ore la Polizia ha ricostruito dettagliatamente le fasi dell'aggressione, che sarebbe avvenuta all'esterno della panetteria e non all'interno. I tre aggressori hanno aggredito il cognato di Baglivo, Giuseppe Di Marca, presumibilmente – secondo quanto è emerso finora – per una mancata restituzione di un paio di occhiali da sole. E' stata smentita la presenza di un terzo dipendente del panificio fra le persone aggredite. Ma chi indaga non esclude che dietro possano esservi altri motivi. In difesa di Di Marca è intervenuto Marcello Baglivo, che però durante la colluttazione sotto il porticato è stato raggiunto da un colpo di fendente alla gola, sferrato con un coltello o con un cacciavite spuntato improvvisamente durante il parapiglia.
L'ingresso della banca UnicreditI tre aggressori sono quindi scappati a piedi, passando sotto l'obiettivo delle telecamere di videosorveglianza della vicina filiale Unicredit tant'è che i poliziotti della Scientifica e della sezione Volanti hanno repertato alcuni schizzi di sangue lungo il tragitto e nei pressi dell'agenzia di credito, in particolare sulla salita che costeggia il terminal bus e che porta in via Napoleone Colajanni. Le tracce ematiche saranno ora analizzate per verificare se appartengono ad uno degli aggressori – in particolare a colui che ha ferito Baglivo – oppure si tratti del sangue della vittima che gocciolava dall'arma.
La Polizia ha analizzato i filmati registrati dalle telecamere della banca in cui si vedono nitidamente gli aggressori fuggire. Questione di ore, dunque, e il cerchio su di loro si va pian piano stringendo. Si tratterebbe di persone già conosciute dagli investigatori. In questura le Volanti continuano ad accompagnare persone che possono aver visto qualcosa e dare un contributo per identificare il branco. Negli uffici della sezione Omicidi della Squadra Mobile prosegue intanto la girandola di interrogatori di potenziali testimoni della feroce aggressione, degenerata come appare finora per banalissimi motivi e che ha lasciato sotto choc la città.