Pubblicato il: 13/05/2014 alle 09:09
E’ stata prorogata di una settimana la scadenza, fissata per sabato 10 dal Miur, per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (GaE) del personale docente ed educativo della scuola per il triennio 2014-2017. Tempo, dunque, fino al 17 maggio prossimo per aggiornare la propria posizione nelle graduatorie (per incarichi annuali ed immissioni in ruolo), con una procedura che si svolge esclusivamente on line, accedendo e registrandosi sulla piattaforma ministeriale dedicata. Ma è già tempo di contestazioni poiché le GaE sono “blindate” dal 2006, quando il Ministero della Pubblica istruzione le ha trasformate, per assorbire il bacino del precariato della scuola, da graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento chiuse all’accesso di docenti non inclusi in precedenza; che magari hanno nel frattempo completato altri percorsi formativi e si vedono ora preclusa per decreto ministeriale la possibilità di essere inclusi in quelle graduatorie.
Contro questa situazione si schiera l’Anief, il nuovo sindacato della scuola, presente da diversi anni sul territorio con il suo delegato provinciale Dario Tumminelli. C’è infatti un decreto ministeriale dello scorso aprile che, sottolinea il sindacato Anief nazionale, “esclude ingiustamente dalle ex graduatorie permanenti, che ad oggi rappresentano uno dei canali di reclutamento per gli insegnanti, oltre 140mila docenti precari, cioè 12mila nuovi abilitati con Tfa, 70mila abilitandi Pas, 55mila diplomati magistrali ed alcune migliaia di idonei al concorso a cattedra non assunti nonché i laureati di Scienze della Formazione Primaria o gli abilitati in Europa. Il Ministero continua, quindi, a perpetrare un’insensata disparità di trattamento, discriminando i precari che sono stati selezionati e preparati dallo Stato con le stesse modalità dei colleghi inclusi fino a pochi anni fa”. E intanto il personale dell’Usp di Caltanissetta (oggi Ambito Territoriale) è già al lavoro da settimane per fornire puntualmente tutte le informazioni richieste dagli aspiranti docenti, molti dei quali non inclusi, che stanno inoltrando ugualmente le domande in formato cartaceo. “E se l’amministrazione dal canto suo ribadisce che le GaE non prevedono nuovi inserimenti – conclude Rosamaria Li Vecchi – l’Anief rilancia la possibilità di ricorsi contro il Miur”.