Pubblicato il: 27/07/2013 alle 19:05
Caltanissetta, per tre mesi, sarà il cuore pulsante della street art grazie al progetto dell'Associazione per la creatività urbana Graphia che torna a proporre Graffiti Heart, un evento che oggi è stato presentato a Palazzo Moncada. Una manifestazione artistica entusiasmante e di caratura internazionale, che ridarà colore agli angoli grigi del capoluogo, ai posti più impensabili convertiti in tele. Muri e prospetti variopinti. L'iniziativa – patrocinata dal Comune – è stata promossa in collaborazione con l'Osservatorio sulla creatività urbana Inward (coordinatore del network nazionale delle Acu e del tavolo tecnico ministeriale sulla creatività urbana e del Consiglio nazionale dell'Economia e del lavoro), di Farm Cultural Park, primo distretto culturale in Sicilia per l'arte contemporanea, e di Favara Urban Network.
“Menti” di questo ambizioso progetto che darà un tocco d'arte a Caltanissetta, i promotori di Acu Graphia, Giulio Gebbia e Christian Sicilia, che oggi hanno illustrato il piano di lavoro insieme ad Andrea Bartoli di Farm Cultural Park di Favara, al professore Francesco Scimò, al direttore di Inward Luca Borriello e al direttore del Most, Festival internazionale di street art di Mosca, Ivan Panteleev.
Caltanissetta, insomma, sarà l'ombelico di artisti internazionali che – c'è da starne certi – non imbratterrano “tout court” i muri della città, come l'immaginario collettivo pensa sbagliando, ma anzi valorizzeranno scorci insignificanti per l'occhio comune. Si comincia subito, a partire da domenica, con l'artista spagnolo Belin presente alla conferenza stampa di oggi, sulla facciata cieca (senza finestre) del palazzo di via Romita che ospita l'istituto  scolastico “Luca Pignato”.  Gli altri artisti che faranno tappa in città nei prossimi mesi sono i milanesi Wany e Raptuz Tdk, Antonello Macs di Ferrara e il tedesco Case dei Maclaim. Il piano degli interventi di rigenerazione urbana interesseranno via Guastaferro, il quartiere Santa Flavia, via Redentore e il centro culturale polivalente “Michele Abbate” di via Niscemi.
Ma davvero qualche graffito sparso qua e là potrebbe essere lo strumento per rilanciare la cultura, dare un altro volto alla dimensione urbana? Sì, basta guardare l'idea che presto ha preso forma a Favara grazie al notaio Andrea Bartoli, che nella cittadina dell'Agrigentino ha portato i più quotati artisti europei che hanno riempito di colori e ridato significato e identità al centro storico, spesso noto alle cronache per i continui crolli di palazzi fatiscenti l'ultimo dei quali proprio ieri. Basta il talento, un pizzico d'estro, la grinta di un gruppo di giovani caparbi e disposti a tutto ed ecco come strappare dal degrado e dall'abbandono un centro storico, cortili dimenticati, vicoli diventati immondezzai e topaie. Bartoli, così gli irrefrenabili ragazzi di Graphia che hanno deciso di riproporre Graffiti Hearth dopo il trionfante debutto del 2010 a Caltanissetta, sono convinti che anche questa città possa diventare un piccolo scrigno d'arte. Un microcosmo di street art. Ne siamo certi anche noi di Seguonews.it, che condividiamo spirito e forma di questo piano di riqualificazione. Questa non è roba da sporcaccioni armati di bombolette spray. Di loro, e delle stupidità che imprimono deturpando palazzi e muri facendo imbestialire gli inquilini, sappiamo volentieri farne a meno.