Pubblicato il: 04/10/2014 alle 10:54
“Il tavolo tecnico “Centro storico”, composto da Confcommercio, Confersercenti, Centro Commerciale Naturale e Comitato di quartiere Santa Lucia e Santa Croce, in merito ai lavori che si stanno svolgendo in Corso Vittorio Emanuele, si dice esausto e contrario alle modalità di svolgimento di questi lavori”. E' ciò che scrivono i membri del tavolo in un documento inoltrato alla stampa in cui evidenziano che “gli incontri che si sono avuti con il sindaco e l'amministrazione comunale, sono serviti per conoscere la volontà dell'amministrazione di essere a fianco alle imprese ma, d'altro canto, a non considerare attuabili, le nostre proposte. Si è capito che siamo in emergenza e dobbiamo accelerare i tempi di realizzo oppure no? Perchè nelle altre città i lavori si svolgono in maniera differente e più celere, giorno e notte, sabato e domenica e da noi invece deve andare tutto alla rovescia? Se è un problema di penali su contratti, o di un costo del lavoro per l'allungamento dell'orario, vogliano i signori amministratori, a partire dal Sindaco a finire all'ultimo consigliere o membro di partito, a rinunciare al proprio compenso e a direzionarlo verso le emergenze – aggiungono i componenti del Tavolo Centro Storico -. Non è più un problema di traffico: il centro storico è assolutamente accessibile al 100%, i parcheggi funzionanti e capienti, così come le attività commerciali sono facilmente raggiungibili e pronte ad offrire il proprio servizio ala clientela sempre al meglio. La ditta appaltatrice ci conferma la volontà di finire al più presto i lavori e i tecnici del comune che i lavori, secondo gli ultimi accorgimenti apportati al cronoprogramma, finiranno 20gg prima. Tutta la classe imprenditoriale, così come gli abitanti può esserne solo che contenta: ma quello che chiediamo è uno svolgimento dei lavori che infici sempre meno le attività commerciali. Vogliamo delle risposte immediate e concrete. Il prossimo passo, se questo non avviene in pochi giorni, sarà capire attraverso consulenze qualificate, se le proposte da noi effettuate all'amministrazione sono perseguibili, e quindi, se di esito positivo perfezionare delle azioni per finalmente farle attuare dall'amministrazione”.
Il tavolo ha anche elaborato un pacchetto di proposte, in particolare l'apertura al traffico di Corso Umberto, almeno per la durata dei lavori; l'attivazione di un piano di sicurezza per via Berengario Gaetani e di un piano di sicurezza e via di fuga per i marciapiedi a lato del cantiere; la creazione di aree di sosta per carico e scarico della merce e delle persone che abitano nella parte dove insiste il cantiere. “Cantiere aperto, a secondo dei lavori da effettuare, ad esempio: marciapiedi davanti i negozi, nella giornata domenicale così da non inficiare il lavoro degli imprenditori”, suggeriscono ancora i componenti del tavolo tecnico.
“Le difficoltà ad attuare queste modifiche, a detta dell'amministrazione, sono da un punto di vista economico. Ribadiamo: come tutti noi imprenditori e commercianti, anche gli amministratori possono partecipare ai disagi creati dall’organizzazione del cantiere, ipotizzando la creazione di un fondo monetario di emergenza, che possa servire per aiutare le imprese in difficoltà”.