Pubblicato il: 20/07/2024 alle 20:03
La crisi idrica continua a colpire duramente la Sicilia e, in particolare, la provincia di Caltanissetta.
Non piove da un anno e la siccità ha portato alla desertificazione di vaste aree del territorio. I campi agricoli sono aridi, causando gravi perdite per agricoltori e allevatori. I cittadini soffrono per la scarsità d'acqua, con turnazioni che superano i 15 giorni.
“Saremo costretti a macellare tutti gli animali se non arriva l’acqua” – parole forti quelle degli allevatori che stamattina presso l’Azienda Agricola Biologica Luca Cammarata hanno raccontato il disagio che vivono – “si cerca acqua ovunque per dare da bere agli animali”.
Senza interventi strutturali immediati, la situazione rischia di peggiorare ulteriormente, mettendo a rischio la sostenibilità economica e sociale della provincia.
È in questo quadro drammatico che risulta fondamentale la partecipazione al Consiglio Comunale tematico aperto che sarà il 29 luglio, su richiesta di Futura e Democratica.
Durante questo Consiglio Comunale monotematico, chiediamo che si discutano e valutino le seguenti azioni:
1. Richiesta urgente di fondi straordinari al governo nazionale per mitigare gli effetti della crisi sui cittadini e sulle imprese.
2. Pianificazione di interventi immediati per migliorare la gestione delle risorse idriche locali.
3. Collaborazione con altre istituzioni regionali e nazionali per affrontare l’emergenza.
4. Proposte per sostenere agricoltori e allevatori colpiti duramente dalla siccità.
Al Sit-In di stamattina, organizzato dal Segretario Provinciale del PD di Caltanissetta, Renzo Bufalino e dal Deputato nazionale, Peppe Provenzano, ha partecipato una delegazione del PD di Caltanissetta, di San Cataldo, di Sommatino, di Riesi e di altri comuni. Erano presenti inoltre il Consigliere comunale di Caltanissetta, Armando Turturici e Paola Sanfilippo portavoce del gruppo politico Futura – costruiamo insieme la città.
Quando indissi e feci un tavolo tecnico al comune per la facenda della crisi idrica piu di 2 mesi fa, dichiarai ( da fonti di un amico allevatore ) che un vitello beve almeno 50 litri di acqua al giorno. Alcuni risero, io no !
Paghiamo lo scotto di una gestione delle acque inesistente, perché ci sono condotte colabrodo, e l’acqua si disperde, invasi mai manutentati, e chi ne paga le conseguenze i cittadini e le aziende (agricole, industriali etc). Non c’è stata nessuna programmazione per evitare questo sfacelo. Mi sembra di essere sprofondati negli anni 80, dove si faceva la fila per riempire i bidoni d’acqua, ma adesso l’acqua la paghiamo lo stesso, senza averla e a caro prezzo.
Perché non si è fatto nulla prima che succedesse tutto ciò??
I tecnici di sicilaque e anche di caltaqua perché aspettare che il prezioso liquido cadesse dal cielo, e risolvesse la situazione, perché non si rivolgevano al governo regionale e nazionale?
Giovanni Verga: 1880
“L’acqua, che dovrebbe essere fonte di vita, diventa fonte di sofferenza. È una condizione imposta per tenerci in uno stato di perenne arretratezza.”
Nino Martoglio: 1910
“In Sicilia, l’acqua è più preziosa dell’oro, ma ci viene negata per tenerci in uno stato di bisogno. È una strategia di controllo e oppressione.”
Salvatore Quasimodo: 1942
“La nostra sete è una ferita che non si rimargina. È un simbolo della nostra lotta contro un destino avverso e contro chi ci vuole sottomessi.”
Giuseppe Tomasi di Lampedusa: 1953
“Nei secoli, l’acqua è stata il filo conduttore della nostra schiavitù. I potenti hanno sempre saputo che controllare l’acqua significa controllare il popolo.”
Leonardo Sciascia: 1968
“La sete è una condanna, una maledizione antica che ci tiene in catene. Il potere sfrutta questa nostra debolezza per mantenerci sottomessi e arretrati.”
Gesualdo Bufalino: 1981
“L’acqua è il nostro tormento, una necessità che ci viene negata per mantenerci deboli e sottomessi. È una cospirazione contro il nostro futuro.”
Andrea Camilleri: 2000
“La mancanza d’acqua è una condizione imposta, un giogo che ci tiene legati al passato. È l’emblema di una politica che ci vuole arretrati e miseri.”