Pubblicato il: 19/11/2014 alle 07:00
La prima conferma di una gravidanza arriva dalle ormai famose “due sbarrette” che compaiono nei test che si possono acquistare in farmacia senza prescrizione medica e sono attendibili al 99%.
All’inizio del secondo mese, però, è consigliabile recarsi dal ginecologo per programmare i controlli periodici che, in gergo medico, sono definiti “bilanci di salute”. Cosa bisogna aspettarsi una donna da questa visita? A spiegare nel dettaglio tutte le fasi e preparare la gestante alle “domande di routine”ci pensano la ginecologa Daniela Anzelmo e l’ostetrica Cettina Andaloro.
I bilanci di salute, servono a controllare lo stato di salute della gravida, effettuare le ecografie, eventuali indagini di diagnosi prenatale, far riflettere sul luogo dove la donna dovrà partorire e iniziare, in generale, quel dialogo basato sulla spontaneità e sulla fiducia che porterà la gestante a diventare mamma. L’incontro è soprattutto un momento di comunicazione e di scambio all’interno della relazione di “cura” che si sviluppa tra donna e operatore durante il percorso nascita. Condividere le proprie preoccupazioni con i professionisti scelti (ostetrica, ginecologo, psicologo), è importante per raggiungere e mantenere lo stato di benessere, non solo fisico, ma anche psichico. Non a tutte le domande che possono sorgere in gravidanza è possibile dare risposte fondate su evidenze scientifiche, conviene in ogni caso basarsi sul buon senso e su principi di precauzione. Lo stato di salute della donna si riflette sull’andamento della gravidanza: una donna sana infatti ha elevate possibilità di avere una gravidanza, un parto e un post-parto normali e di partorire un neonato sano e la gravidanza con queste caratteristiche è definita gravidanza fisiologica. Per la donna con patologie o in terapia con farmaci o nella quale insorgono malattie, la gravidanza è definita gravidanza a rischio. In una gravidanza fisiologica è utile un controllo ogni 4/6 settimane, per la gravidanza a rischio potrebbe essere necessario un numero superiore di incontri.
Il momento centrale nella prima visita è rappresentato quindi dalla raccolta dell'anamnesi, che non è altro che un'indagine conoscitiva sulla paziente attraverso la raccolta di notizie riguardanti la paziente stessa e la sua famiglia.
In particolare quando si chiedono notizie della “famiglia (anamnesi familiare)” si mira a ricercare, nelle famiglie di origine della coppia, l’eventuale presenza di malattie genetiche o anche riconducibili ad altre cause come ipertensione, diabete, cardiopatie congenite, ritardo mentale, sindromi malformative. Èessenziale per valutare se sono possibili interventi di prevenzione o anche di diagnosi e di cura, sia per la mamma che per il bambino. Infatti per alcune malattie ereditarie è possibile la diagnosi prenatale. La consulenza di un genetista (specialista delle malattie genetiche) può aiutare a valutare il rischio che il feto possa essere malato e quindi proporre indagini specifiche in gravidanza o dopo la nascita; pertanto una consulenza genetica può essere utile quando:
•In famiglia si siano verificati casi di handicap fisico o mentali oppure siano presenti casi di malattie a trasmissione genetica (es. fibrosicistica)
•I genitori sono consanguinei (es.cugini)
•Nella storia della donna o del partner siano presenti dati clinici meritevoli di valutazione o approfondimento da parte del genetista (es.più di 3 aborti spontanei).
Quando, invece, si chiedono informazioni sulla paziente stessa (anamnesi personale) si cerca di comprendere eventuali malattie del passato o in atto, gli interventi chirurgici, la presenza di allergie, l’uso di farmaci, le frequenti variazioni di peso, il benessere psichico, la situazione lavorativa, eventuali abusi o violenze subite, la storia ostetrico-ginecologica, ed in particolare eventuali patologie avute in passato (anamnesi patologica remota), eventuali patologie in atto o avute poco prima dell'inizio della gravidanza (anamnesi patologica prossima), l'assunzione in passato o in atto di farmaci (anamnesi farmacologica). Riguardo a quest'ultima è importante valutare l’opportunità di proseguire in gravidanza eventuali terapie in corso per malattie croniche. Per un’eventuale consulenza sui farmaci in gravidanza è possibile contattare il Centro di Informazione sul Farmaco e la Salute dell’Istituto Mario Negri al numero verde 800 883 300.
Durante ogni visita, infine, vengono valutati i dati che permettono di verificare l’andamento della gravidanza attraverso le seguenti indagini:
•Misurazione della pressione arteriosa
•Misurazione del peso e dell’altezza per calcolare l’indice di massa corporea (BMI)(al primo incontro) che definisce più correttamente la costituzione fisica
•Prescrizione e valutazione degli esami di laboratorio,secondo le raccomandazioni del servizio sanitario nazionale
•Ascoltazione del battito cardiaco fetale
•Esplorazione vaginale
Per approfondire: Sono incinta! Il diario della gravidanza e i suggerimenti delle esperte