Pubblicato il: 17/12/2014 alle 07:00
La prima ecografia è il momento più atteso dalle future mamme che, per la prima volta, potranno vedere il proprio piccolo crescere nella pancia e prendere consapevolezza di questo evento.
Già dalla settima settimana è possibile effettuare una ecografia – spiegano la ginecologa Daniela Anzelmo e l’ostetrica Cettina Andaloro -, nella quale si vedrà la camera gestazionale con all'interno l'embrione, che avrà una forma ovalare o come si è detto “a fagiolo”, e si evidenzierà pure la presenza del battito cardiaco fetale (BCF). Inoltre si osserva con attenzione la formazione della placenta e la sua perfetta aderenza alle pareti dell'utero: a volte infatti possono essere presenti delle piccole aree di distacco della placenta dalla parete dell'utero che possono dare sintomatologia, cioè presenza di dolori al basso ventre tipo crampi muscolari (molto simili ai dolori mestruali), oppure comparsa di perdite di sangue dai genitali esterni, oppure non dare sintomatologia ed essere evidenziati occasionalmente durante l'ecografia. In ogni caso in presenza di distacco retroplacentare va osservata la norma del riposo, da intendersi non necessariamente come riposo a letto, ma piuttosto astenersi da attività fisica intensa, quindi evitare lavori in cui si sta molto tempo in piedi, non sollevare cose pesanti da terra, evitare lunghi spostamenti in auto o in mezzi pubblici. Se invece la placenta non presenta alterazioni ecograficamente rilevabili, la gestante può continuare a seguire la normale attività lavorativa senza alterare le sue abitudini di vita.
L'ecografia può essere eseguita per via trans-addominale (attraverso la pancia della mamma) o per via trans-vaginale (attraverso la vagina). Quest’ultima via permette una migliore visualizzazione dell’embrione soprattutto nelle prime settimane di gravidanza.
Inoltre l’ecografia del primo trimestre serve a:
-identificare e valutare la presenza e il numero degli embrioni, in caso di dubbio o sospetto di gravidanza gemellare;
-misurare le dimensioni dell’embrione pervalutare l’epoca di gravidanza, in caso di presenza all'anamnesi di cicli mestruali irregolari o quando la gestante non ricorda esattamente la data dell'ultima mestruazione;
-identificare anomalie di sede della gravidanza: se la camera gestazionale non è dentro l'utero si sospetta una gravidanza extrauterina;
-rilevare l’attività cardiaca fetale, che ci rassicura sul buon andamento della gravidanza.
Per approfondire: Sono incinta! Il diario della gravidanza e i suggerimenti delle esperte”