Pubblicato il: 21/03/2022 alle 10:35
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, nel corso delle indagini preliminari, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino nisseno per presunto sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti della propria compagna convivente. I Finanzieri, nel quadro di una più ampia attività di Polizia economico-finanziaria, hanno acquisito elementi indiziari in ordine a tali gravi reati, che trovavano anche riscontro nelle dichiarazioni rese da parte di alcuni cittadini, che hanno ritenuto di denunciare gli episodi di violenza.
La conseguente attività investigativa, immediatamente svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, consentiva di corroborare il preliminare quadro indiziario mediante dedicati servizi di osservazione del territorio, l’utilizzo delle banche dati e, infine, con l’ausilio delle attività tecniche, di ascolto e videosorveglianza, disposte d’urgenza dall’Autorità Giudiziaria nissena. Le indagini hanno permesso di ritenere l’attendibilità delle informazioni apprese, consentendo di delineare diversi episodi di violenza, fisica e psicologica, in un contesto domestico che si reputa degradato. A tal punto, emergeva un grave quadro indiziario secondo il quale, in un contesto di prevaricazione, la donna sarebbe stata segregata in casa e privata di ogni risorsa economica; sarebbe stata indotta da tale contesto di mancanza di risorse anche a cedere i propri gioielli di famiglia per procurare denaro al proprio convivente.
Ai fini della tempestività e dell’efficacia delle investigazioni, è risultata decisiva la recente introduzione del cosiddetto “Codice rosso”, che dal 2019 ha introdotto nell’ordinamento giuridico nazionale importanti disposizioni normative finalizzate alla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. I gravi indizi acquisiti hanno determinato la contestazione, nei confronti dell’indagato, dei reati di sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti di conviventi, fatte salve le necessarie conferme nel prosieguo delle indagini preliminari. L’attività in argomento conferma la trasversalità dell’approccio operativo delle Fiamme Gialle, caratterizzato, non solo dalla necessità di salvaguardare gli interessi economico-finanziari della collettività, ma anche dalla necessità di reprimere condotte violente nei confronti delle persone più esposte