Pubblicato il: 02/08/2014 alle 09:27
Ennesima sommossa per fuggire dal Centro di identificazione ed espulsione di Pian del Lago di Caltanissetta da parte di una sessantina di stranieri reclusi. E' stata particolarmente violenta la rivolta organizzata intorno alle tre del mattino e durata diverse ore. Attimi di tensione, considerato che il gruppo di clandestini – afgani e pakistani – si sono diretti verso la recinzione che delimita il centro, cercando di arrampicarsi in piu’ punti.
Alcuni ospiti, spalleggiati da altri, grazie ad un fitto lancio di oggetti di vario genere, pezzi di cemento divelto dall’interno dei vari massetti, mattoni forati, infissi, vassoi, sedie e tavoli di plastica, bottiglie piene di liquido, verosimilmente acqua e urina e avanzi di cibo, che impegnava le forze di Polizia di vigilanza e i militari dell’Esercito, riuscivano a collocare una corda, realizzata con le lenzuola in loro uso, all’estremita’ superiore della recinzione.
Piazzata la fune, gli stranieri hanno iniziato a tirarla con una forza tale che riuscivano a staccare una barra ricurva, tra quelle che delimitano la parte superiore della recinzione. Nel frattempo altri stranieri riuscivano a salire sui tetti dei padiglioni e rifornivano di tegole i compagni.
Durante queste fasi concitate, un militare dell’Esercito Italiano è stato colpito da un grosso masso ed è caduto a terra. E' stato soccorso dagli operatori del centro e trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi.
Altri stranieri trattenuti nel Cie, nel frattempo, riuscivano a sfondare la porta della cucina e a rifornirsi dell’estintore in dotazione che veniva usato contro le forze di polizia. Alle 4 del mattino, il funzionario di turno della Questura, per evitare che la situazione precipitasse e per assicurare il ripristino dell’ordine e la sicurezza pubblica, sia per la salvaguardia dell’incolumita’ degli ospiti, sia per evitare lo scontro diretto con le squadre antisommossa e considerato che al momento nel Cie sono presenti 90 clandestini – è la capienza massima – ha ordinato il lancio dei lacrimogeni lanciati nelle modalita’ piu’ opportune per garantire l’incolumita’ degli ospiti alcuni lacrimogeni. Immediatamente lo sparo dei lacrimogeni sortivano l’effetto di allontanare e far desistere i facinorosi, che alla fine sono stati costretti alla ritirata. Complessivamente tre carabinieri, due militari dell’esercito e due poliziotti sono rimasti contusi durante i tafferugli e medicati nell’infermeria del centro.
Durante la sassaiola veniva colpito un mezzo in dotazione al Reparto Mobile di Roma, posizionato a protezione della squadra, che riportava diverse ammaccature nella parte superiore del parabrezza, nel cofano motore, nel portellone laterale sinistro e sul tetto. Inoltre veniva danneggiato uno scudo in dotazione al Battaglione Carabinieri Puglia.
Il dispositivo di vigilanza del Cie di Caltanissetta è stato rinforzato con equipaggi delle Volanti e dai contingenti del Reparto Mobile di Padova e del Battaglione Carabinieri Puglia che si sono aggiunti al contingente del Reparto Mobile di Roma, che si trovava in servizio quando è esplosa la rivolta. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della sezione Scientifica che hanno effettuato i rilievi.