Pubblicato il: 07/12/2020 alle 20:46
Ricerca scientifica, problematiche assistenziali e gestionali del paziente con infezione da Hiv, sono state le tematiche affrontate durante l’VIII Workshop su “HIV-Hepatitis Co-infection & Co-morbidity” presieduto da Antonio Cascio, direttore della UOC di “Malattie Infettive” e del “Centro Regionale di Riferimento AIDS” del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.
L’evento, che si è svolto in modalità virtuale negli studi digitali della Collage Congressi, è stato coordinato da Giovanni Mazzola (direttore della UOC di “Malattie Infettive” dell’ospedale “S. Elia” di Caltanissetta) e da Pietro Colletti (direttore della UOC di “Malattie Infettive” dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala).
«Nel corso del workshop, a cui hanno partecipato clinici di caratura scientifica nazionale e internazionale, è emersa la drammaticità gestionale del paziente con infezione da HIV nel corso della pandemia da Coronavirus- racconta il dottore Mazzola– Infatti, l’assistenza continua e periodica di questi pazienti fragili è messa a dura prova dall’impossibilità di garantire i livelli qualitativi precedenti. Questo a causa dell’elevato rischio di contagiosità del Covid-19 nei reparti di malattie infettive dedicati, ma anche per il notevolissimo carico di lavoro che sottrae tempo ed energie agli operatori sanitari impegnati nella lotta alla pandemia. È per questo che attendiamo, con grandi aspettative, la vaccinazione anti SARS-CoV-2 per potere riprendere le attività in sicurezza cercando di porre rimedio alle forti penalizzazioni che tutti i pazienti con patologie croniche stanno subendo». (Fonte Sonia Sabatino, Insanitas – l'articolo completo a questo link https://www.insanitas.it/hiv-e-comorbidita-ecco-le-nuove-frontiere-farmacologiche/)