Pubblicato il: 11/10/2019 alle 18:44
Meno male che c'è l'Europa!
È paradossale che sia l'Europa ad imporre un adeguato livello di investimenti pubblici nel Mezzogiorno, minacciando l'Italia di tagliare i fondi strutturali. Dovevamo arrivare alle minacce per avere riconosciuti i nostri diritti?
Dovevamo arrivare alle imposizioni della Comunità Europea per essere riconosciuti cittadini italiani e godere degli stessi benefici, servizi, sanità, infrastrutture rispetto ai cittadini del Nord?
È ancora più paradossale che in molti siano ancora convinti che al Meridione vadano le maggiori risorse; non è così anzi è proprio il contrario: nel 2008 la spesa pubblica per infrastrutture era di €500 procapite al Nord e 250 al Sud; oggi se al Nord sono €300, da noi arrivano a stento a €100, appena un terzo!
Oggi la Commissione Europea cancella ogni dubbio residuo: "Se non verrà mantenuto un adeguato livello di investimenti pubblici al Sud, l'Italia verrà penalizzata con un taglio drastico dei fondi strutturali".
A parole anche il Governo Italiano ha manifestato la volontà di aumentare gli investimenti pubblici al Sud al fine di ridurre il divario infrastrutturale, snellendo le procedure, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione di viadotti, gallerie e reti fognarie.
E dalle emittenti della RAI il neoministro al Mezzogiorno Provenzano ha annunciato un "Piano per il Sud", che sarà varato in tempi brevissimi.
Siamo in attesa degli sviluppi, speriamo positivi, e pronti ad intervenire, qualora non si rispettino i patti, anche in sede europea.
Salvatore Giunta
Aldo Amico
I Circoli della Società Civile – Sicilia per l'Europa