Pubblicato il: 04/04/2014 alle 08:40
Mai più zoo d'acqua, mai più delfini-clown! A chiederlo è la LAV in una nuova petizione di LAV e Marevivo che si potrà firmare in centinaia di piazze italiane sabato 5 e domenica 6 aprile. A Caltanissetta la LAV allestirà un banchetto informativo in corso Vittorio Emanuele (zona pedonale antistante Università) dalle ore 17.00 alle ore 20.00 di sabato 5 e domenica 6 aprile.
“Con questa petizione – spiegano i rappresentanti di dichiarano Laura Gentile (Marevivo) e Roberto Bennati (LAV) – intendiamo chiedere al Governo e al Parlamento una nuova legge che vieti l'importazione di delfini e di altri cetacei a fini di spettacolo. E con l’aiuto dei cittadini potremo realizzare anche un altro progetto di straordinaria importanza: la costruzione del primo “rifugio per i delfini” in un'area di mare protetta, che possa accogliere i cetacei provenienti da strutture dismesse. Si tratta di un grande progetto finalizzato a reinserire questi mammiferi nel loro habitat naturale, per restituirgli la libertà purtroppo negata nei delfinari: per realizzarlo abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.
Una campagna che deve essere messa in atto anche dopo aver firmato la petizione. Bisogna disertare le visite ai delfinari per – come sostengono le associazioni – “non essere complici di questa inaccettabile prigionia”
Presso i tavoli LAV, il 5 e 6 aprile sarà possibile sostenere questa campagna acquistando le uova di Pasqua, di cioccolato fondente del commercio equo e solidale.
“Le nostre investigazioni – concludono Gentile e Bennati – confermano che in Italia i delfinari non hanno alcuna funzione educativa né scientifica o di conservazione della specie, ovvero non rispettano queste caratteristiche obbligatorie per legge, facendo invece spettacolo: un inganno che i cittadini devono conoscere e a cui dobbiamo mettere fine, a tutela degli animali imprigionati in questa forzata cattività. La denuncia di queste violazioni ha determinato un primo risultato: il sequestro del Delfinario di Rimini, emblema degli zoo d'acqua”.