Pubblicato il: 05/08/2014 alle 09:51
La programmazione del mercoledì al Corona Wine Bar
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA del Corona Bingo Gaming Hall
Commenti sulla mostra: Miriam Ognibene
Nuovo allestimento al Corona Wine Bar che per questa settimana presenterà al pubblico i foto-grafismi di Giuseppe Castelli, accompagnata dai sapori del vino Abbazia Santa Anastasia.
Per avere un'anticipazione sulle opere che si potranno ammirare da domani sera abbiamo contattato Miriam Ognibene, curatrice della mostra.
“E' come se nelle opere di Giuseppe Castelli si celassero messaggi, analisi di pensiero, di esperienza, di traduzione di vita, sono frutto di immagini miscelate tra loro, nel tempo e nella forma, vengono accostate, compresse, acquisite tramite diverse forme e diventano altro, come del resto i colori, ma come sintesi di fonti luminose riflesse su superfici, oggetti, forme architettoniche, corpi, scene dello scatto stesso.
Analizzarne il carattere è come risalire alla sintesi del concetto fotografico della necessità di dover-voler fermare qualcosa nel tempo e per la memoria, nelle opere dell'autore vi è il medesimo intento ma si è come giunti alla sublimazione tra la tradizionale fotografia e la grafica e si ottenesse ora qui dinnanzi a queste opere una Emozione, vi sono una molteplicità di forme trattate a comporne altre e colore puro dell'intensità dell'inchiostro.
Oltre alla narrazione del passaggio dalla pellicola al sensore, l'autore fa coesistere nelle sue opere il passato e il presente a sostegno di un futuro espressivo e potenzialmente prestante. Le sue opere appaiono fresche e cariche, sapienti e giovani.
Con impeto raccontano di un mondo dove ogni oggetto è connessione ad altro, la forma viene ridefinita come a sottolineare l'esistenza e presenza del suo voler dire oltre le cose attraverso l'incontro con il colore, messaggi di parole che dette non sarebbero tali. Esiste un modo attraverso cui ogni uomo sviluppa un modo di vedere, poi qualcuno, come lui, riesce a mostrarlo.
In “Del colore dell'anima” di Giuseppe Castelli vi sono foto-grafismi che mostrano un nuovo connubio tra classico e sperimentale, enigmatico e robusto, che riflettono l'umanità, la cultura, l'esperienza e l'attenzione per la bellezza che l'autore nutre, che diventa una sintesi di una parte del suo vedere, che vivido decanta il suo sentire.”
Per brindare all’inaugurazione di questa mostra il Corona Wine Bar ha scelto l’Abbazia Santa Anastasia, una cantina che sorge alle del Parco delle Madonie, nel comune di Castelbuono e lascia intravedere, in lontananza, le isole Eolie.
Fondata da Ruggero d’Altavilla nel XII sec., i monaci dell’Abbazia erano riusciti a fare vino fin da tempi immemori, vino che veniva allora richiesto dalle più importanti mense baronali e vescovili di Sicilia. Dopo un periodo buio di abbandono delle distese lasciate sterili e arse, nel 1982 sono tornate a risplendere e a dare frutti di altissima qualità esclusivamente da agricoltura biologica e biodinamica.
Si tratta di felici unioni di vitigni autoctoni (come il Grillo e per i rossi soprattutto il Nero d’Avola) e vitigni internazionali (come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay) che assumono la tipicità di un territorio unico in Sicilia, caratterizzato dalla macchia mediterranea che li abbraccia, dalle alte temperature diurne e dalle fresche brezze notturne.
L’inaugurazione della mostra è per mercoledì alle ore 20.00 in Via Luigi Monaco a Caltanissetta – Sala eventi del Corona Bingo Gaming Hall.
foto di apertura evento: Michele Mastrosimone
Collaborazioni: Veronica Nalbone, Giuseppe Dell'Utri, Consuelo Costa, Michele Mastrosimone, Valentina Vasapolli, Davide Cansirro Cortorillo
Mostra visitabile fino a domenica 10 agosto 2014 – INGRESSO GRATUITO
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