Pubblicato il: 22/07/2014 alle 08:49
Riceviamo e pubblichiamo da Caltanissetta Protagonista
Non è bastato il patetico spettacolo che hanno inscenato taluni consiglieri del centrodestra o della sedicente opposizione nel corso della seduta per l’elezione del presidente del Consiglio Comunale di Caltanissetta. Ieri è stato concesso il bis con la scelta del presidente della commissione trasparenza. Tale carica si sceglie infatti fra i consiglieri di opposizione.
Caltanissetta Protagonista per l’azione svolta in tutta la campagna elettorale, per aver orgogliosamente svolto già dall’insediamento del Consiglio un’attività assolutamente coerente di opposizione, ne ha rivendicato l’assegnazione, senza farne atti di fede, senza strilli e ricatti ma con fermezza visto che fra tutti i gruppi di opposizione era stato quello, insieme al movimento 5 Stelle, che ha mantenuto fino ad ora una condotta sobria ed irreprensibile.
Come avviene in questi casi sono stati mossi dei passi nei confronti di gran parte dei consiglieri della presunta opposizione e pur sapendo che tale carica interessava ad altri si sono comunque registrati positivi intenti di appoggio al punto di pensare che l’intero centrodestra potesse convergere quasi totalmente sul nome del consigliere di Caltanissetta Protagonista Toti Petrantoni.
Ma ieri il colpo di scena: tranne il movimento 5stelle e il consigliere di Forza Italia Mirisola gli altri (Failla e Bellavia del NCD, Adornetto e Aiello di FI e Favata, Dorato e Bruzzaniti di Officine Politiche) hanno virato sul nome di Gianluca Bruzzaniti. Ora, se si comprende la legittima aspirazione dei consiglieri che hanno sostenuto Gioacchino Lo Verme (opposizione comunque tutta da verificare), non si capisce in virtù di quale strategia politica gli altri, abbiano scelto un gruppo che l’opposizione l’abbracciano, per loro stessa dichiarazione, a seconda dei provvedimenti e delle scelte che l’Amministrazione Ruvolo farà. O forse loro stessi già pensano di crearsi un gruppo autonomo che possa svolgere autonomamente politica senza aver riferimenti di coalizione, gruppi, movimenti e partiti? Sono dubbi e domande legittime se un Adornetto qualsiasi diventa leader di un partito come Forza Italia e distrugge a priori la possibilità di conquistare perfino la presidenza del consiglio, insieme all’altro grande stratega, il “berlusconiano della prima ora” Oscar Aiello. Sono quesiti automatici se il mellifluo Bellavia insieme allo stesso Aiello corrono in soccorso di un esponente dell’UDC per premiarlo, con l’istinto che accomuna i traditori, sostenendolo come Presidente del Consiglio; quindi non c’è da meravigliarsi se per una poltrona se pur significativa di presidente della commissione trasparenza si esibiscano in tripli salti mortali, accusando poi gli altri di scarsa strategia o chissà cos’altro.
Per noi è solo malafede e scarsa lungimiranza politica come quella manifestata ieri perfino dal capogruppo del NCD Failla che, memore delle sue geniali gesta che portarono nella scorsa legislatura al defenestramento del Presidente del Consiglio Territo per consegnare la stessa poltrona al PD Zummo (in virtù di quale vantaggio siamo ancora qui a capire), ha concesso anche lui il bis, non sappiamo se adesso in autonomia o in linea con quanto stabilito dal suo partito.
Insomma un pomeriggio dei lunghi coltelli, una resa dei conti che continua, non bastasse che costoro siano stati complici nella consegna della città alla sinistra.
Caltanissetta però ci osserva e comprende, percepisce che la nostra classe politica, di destra o di sinistra è incapace e addirittura deleteria.
In Consiglio Comunale se da un lato si assiste ad un movimento asincrono e stridente della maggioranza dall’altro non si riesce proprio a comprendere quale assetto si vuole dare la minoranza, ammesso che essa esista nelle forme teoricamente espresse. Caltanissetta Protagonista (attraverso i suoi consiglieri Mannella e Petrantoni) resterà ferma sulle sue posizioni ma prenderà atto che le azioni di proposta e controllo che si addicono ad una opposizione reale saranno svolte in autonomia o con coloro che in modo serio vorranno condividere questo percorso.
Questa nostra nota innescherà reazioni a catena, offese, ribattute; ce ne faremo una ragione, quello che dovevamo dire lo abbiamo detto con la nostra consueta chiarezza. Speriamo che almeno gli eventuali comunicati di risposta siano scritti in un discreto italiano perché in verità le ultime “uscite” abbiamo faticato molto a comprenderle.