Pubblicato il: 19/05/2014 alle 11:42
“Non sono un politico professionista ma ho una passione per questa città e la stessa candidatura tardiva è un atto d'amore per Caltanissetta”. Esordisce così Sergio Iacona, candidato sindaco sostenuto da Ncd e FI, all'incontro che si è svolto questa mattina nella sede storica della Confcommercio. Dopo le premesse avanzate dai rappresentanti del commercio, le stesse discusse nelle passate settimane con gli altri aspiranti sindaco, l’avvocato garantisce la sua piena disponibilità a voler lavorare con serietà, impegno e, soprattutto, senza piegarsi a “poteri egemonici”.
Nell'accettare la sfida elettorale Iacona ammette di aver ricevuto dai partiti una piena fiducia nella sua persona, prerogativa che gli ha permesso di avere “carta bianca” per la stesura del programma da attuare in caso di elezione e la una chance reale per poter i “risolvere i problemi della città poiché ciò che non funzione a Caltanissetta – spiega il candidato – prescinde dal colore politico”.
“Sono pronto a incontrare i cittadini e le categorie datoriali avviando con loro una partecipazione continua e propositiva. Sono pronto a programmare un dialogo continuo purché questo sia portato avanti seriamente e per il bene della città”.
Ma quali sono le priorità che devono essere portate avanti all’indomani dell’elezione? Il Candidato sindaco indica alcuni aspetti strutturali che possono diventare volano per la crescita cittadina; quelli che, a suo avviso, devono precedere e includere le indicazioni suggerite dagli operatori del commercio.
Innanzi tutto è necessario “creare un modello economico virtuoso” che possa fare uscire la città dall’immobilismo; questo si potrà realizzare anche con il supporto degli esperti esterni. “Attenzione a non demonizzare queste figure – ammonisce Iacona ricordando che nel passato anche lui nel 2007 è stato convocato come esperto dall’Assessore Regionale all’Industria Giovanna Candura – perché possono dare un valore aggiunto alla politica e non devono essere considerati soltanto come sperpero di denaro pubblico”. L’avvocato sottolinea che la delega ad esperti esterni è uno strumento utilissimo solo se si esce fuori dalle logiche clientelari e si pensa ai benefici che un esperto può portare alla città.
Basta, dunque, con l'approssimazione e con chi si improvvisa un imprenditore senza avere – o cercare di acquisire – competenze o vocazione. E anche in questo caso, spiega Iacona, la politica gioca un ruolo fondamentale di guida e regia per tutti i settori nei quali c'è spazio per chi ha voglia di “volare alto”.
In contemporanea – e in linea con le richieste di valorizzazione dei mercati storici, Sergio Iacona preannuncia il suo desiderio di combattere l’abusivismo e tutti i fenomeni che vanno contro i principi di legalità e che, in tal modo, soffoca chi possiede un’impresa sana e rispettosa delle norme pubbliche.
Non bisogna dimenticare, in questo elenco, nemmeno la rivalutazione del centro storico urbano, vero cuore pulsante della città che deve tornare a rivivere e popolarsi di cittadini. “Per raggiungere questo obiettivo – conclude – serve una corretta pianificazione delle aree di parcheggio, con orari consoni alle attività commerciali e culturali e un decongestionamento del traffico dando spazio alle aree pedonali e un maggiore rispetto delle direttive per l’elaborazione dei piani regolatori che non vadano ad allargare sempre più la città ma a recuperare gli spazi secondo una logica aggregativa”.