Pubblicato il: 28/12/2024 alle 19:56
La fine dell'anno, che coincide con la conclusione del girone di andata del campionato di serie D, fornisce lo spunto per tracciare un bilancio del cammino della Nissa e per interrogarsi sulle prospettive future, con particolare attenzione alle dinamiche societarie. Il 2024 è stato l'anno del ritorno in serie D della squadra biancoscudata, un evento festoso atteso da tanto tempo che segna un evidente salto di qualità. La nota più significativa è costituita dal grande coinvolgimento della città intera che è tornata a vivere con passione il calcio locale, affollando e rivitalizzando lo stadio Tomaselli. Una partecipazione senza precedenti con numeri da record. Oltre ai seimila spettatori dello scontro diretto con il Favara nello scorso campionato vanno citati i milletrecento abbonati della stagione in corso. Grande anche la risposta degli operatori economici che hanno portato cifre davvero consistenti nelle casse societarie. Il merito di questa primavera calcistica nissena è tutto del Presidente Luca Giovannone, un imprenditore che ha creduto nella nostra città e che, incoraggiato dalle potenzialità di uno stadio tra i migliori del Meridione d'Italia, ha compiuto il percorso inverso rispetto a quello che rischia di desertificare la nostra città: ha lasciato il Nord e la galassia Milan per venire ad investire nel più profondo Sud, oltretutto lontano dal mare. Basta solo questo dato per riservargli enorme gratitudine e grande sostegno. Ma ciò che segna la differenza anche rispetto a precedenti successi conseguiti da altri presidenti è la prospettiva di un'ulteriore crescita. Il Presidente infatti ha sempre detto che il suo obiettivo è di portare la Nissa dove non è mai stata, cioè nel giro del calcio che conta. Inevitabile che queste sue ambizioni facciano sorgere anche gelosie e invidie, non certo tra i tifosi o la gente comune. Potenziali denigratori si possono annidare tra chi in passato ha operato nel calcio locale lucrando nello squallido sottobosco di compravendite (di ogni tipo) e sponsorizzazioni. Volare alto può generare il risentimento di chi prolifera nelle bassezze del calcio minore. Noi ci auguriamo che Giovannone completi la sua opera affrancandosi da consiglieri interessati e potenziando la componente di chi ama davvero la Nissa e la sogna in alto. L' imprenditore laziale ha colto le potenzialità di un centro Sicilia affamato di calcio di cui Caltanissetta può diventare la capitale. Dovere delle forze sane e lungimiranti della città sarebbe quello di supportarlo in ogni modo possibile, evitando la tentazione di etichettare politicamente il sostegno, perché il riscatto nisseno può passare anche dal calcio. Buon anno biancoscudato al Presidente e a tutti i tifosi nisseni.
Rombo di tuono
Le parole di questo soggetto che si firma “rombo di tuono” vanno sui binari della mia totale indifferenza.
La forza di questa società è il Presidente di cui i veri tifosi dimostreranno immensa gratitudine