Pubblicato il: 23/12/2023 alle 10:22
Disprezzo delle istituzioni ma anche delle forze dell'ordine, in particolare per un carabiniere morto. È quanto emerge dall’inchiesta antimafia “Mondo opposto” condotta dai carabinieri con il coordinamento della procura distrettuale di Caltanissetta. Durante le intercettazioni al presunto boss di Niscemi Alberto Musto i militari dell’Arma hanno appreso l’entusiasmo del clan nel momento in cui un loro collega ha perduto la vita mentre era in sella ad una moto.
“Non poteva morire prima? Carabiniere era? Ah buono! Buono!", avrebbe detto il boss mentre interloquiva con Giuseppe Manduca, anche lui arrestato qualche sodale all’organizzazione criminale. "Quindi è morto? Bello è stato, lo vedi? Il Signore c'è Pé”, ha ribadito il presunto boss al suo interlocutore.
Con il blitz "Mondo opposto" la procura distrettuale antimafia ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Caltanissetta 29 misure. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, favoreggiamento personale, violenza privata, minaccia e minaccia a pubblico ufficiale, illecita concorrenza con minaccia e violenza, incendio, porto e detenzione di armi e munizionamento, ricettazione e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.