Pubblicato il: 11/05/2014 alle 19:33
Si è svolto sabato, alle ore 19.30, il comizio politico di Michele Giarratana. Nel palco allestito in piazza Garibaldi,oltre al candidato sindaco, sono saliti tre degli assessori designati – Calcedonio Agnello, Lucia Collerone e Massimo Siracusa – e alcuni dei candidati consiglieri under 30.
“Voglio essere votato per il mio programma” ha dichiarato Giarratana sottolineando come, adesso, vuole andare oltre il suo slogan di “nisseno nell'anima”. Un disegno, quello presentato alla cittadinanza, costruito su 20 anni di esperienza a Palazzo del Carmine e sulla conoscenza di quegli ingranaggi che al Comune di Caltanissetta, ancora, non funzionano bene.
“Dovete essere i portatori sani del mio pensiero” ha commentato il candidato sindaco che, nel suo discorso – questa volta all'aria aperta e non più a Palazzo Moncada – ha voluto togliersi qualche “sassolino dalla scarpa” soprattuto nei confronti di chi aveva visto nel suo progetto solo un sogno costruito su vanità e arroganza.
Non sono mancati i confronti con i suoi avversari e, come un buon oratore, Giarratana ha evidenziato le incoerenze, gli “anelli deboli” e, addirittura, smontato quei “cavalli di battaglia” sui quali gli altri candidati sindaco stanno incentrando la loro campagna elettorale.
“Quando si parla di argomenti relativi alla città tutto è di carattere ‘civico', basato sulle richieste avanzate ‘dal basso' e pianficate in modo ‘democratico' – ha concluso Giarratana invitando a non lasciarsi affascinare dalle promesse, non sempre concrete – di chi ha solo una lontana idea di come gestire l'azienda pubblica”.