Pubblicato il: 03/06/2019 alle 09:32
E’ con immenso rammarico e dispiacere che mi trovo, oggi, costretto a scrivere e rendere pubblica questa mia, in ciò animato dall’esigenza di tutelare non soltanto la mia reputazione ed il mio patrimonio morale e professionale ma, soprattutto, il lavoro svolto e l’impegno profuso sul territorio nisseno, ormai da vent’anni, con l’Associazione Cuore Chiaro Onlus, nell’esclusivo interesse della salute dei cardiopatici. Note a tutti e cronaca di tutti i giorni sono le innumerevoli iniziative dell’Associazione Cuore Chiaro Onlus dedicate alla divulgazione scientifica, alla formazione medica ed alla prevenzione siccome, da sempre, portate avanti pubblicamente ed in maniera trasparente, con le risorse finanziarie, le energie umane e professionali generosamente messe a disposizione della collettività, non soltanto da parte dei soci e del board scientifico della Onlus Cuore Chiaro, ma, anche, di tutti coloro che, con entusiasmo, hanno creduto nella bontà dei molteplici progetti realizzati dalla Onlus stessa. Come medico e cardiologo libero professionista, sono ogni giorno al servizio della salute delle persone, in ciò lasciandomi guidare soltanto dagli imperativi deontologici della “scienza e coscienza”, unici canoni questi a cui mi sento di obbedire nell’esercizio di quella professione medica che cerco, da sempre, di praticare con umiltà e senso di responsabilità. Molti cittadini, nisseni e non, mi conoscono anche per la mia passione per la musica – messa, spesso, a disposizione delle alte finalità della Onlus Cuore Chiaro – che rappresenta, per me e dentro di me, un dono d’Amore per il prossimo, sentimento quest’ultimo che, unitamente alla medicina, anima la mia vita dando un senso ed un valore più profondo al mio lavoro e che mi consente, anche, di ricongiungermi all’Umanità tutta. Nei giorni scorsi, ha destato in me un forte turbamento una vicenda in cui sono stato, mio malgrado, coinvolto e che mi appare senz’altro lesiva non soltanto del mio onore, della mia reputazione e della mia professione ma, altresì, del ruolo che svolgo, sia come medico e membro della comunità scientifica sia come Presidente dell’Associazione Cuore Chiaro Onlus, nella pratica sanitaria come nella condivisione del sapere, delle conoscenze ed esperienze mediche, in maniera incondizionata e nell’esclusivo interesse della collettività, della scienza, della salute delle persone che mi si affidano e dei cittadini tutti.
In particolare, mentre mi trovavo impegnato nello svolgimento del Master avanzato in “Elettrocardiografia pediatrica” – promosso dal GIEC, Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche, Sicilia, nell’ambito delle “GIORNATE DI CUORE CHIARO 2019” e tenutosi nei giorni 31 maggio-1 giugno 2019 presso il CEFPAS di Caltanissetta – a cui, sotto la direzione scientifica del Prof. Francesco De Luca e mia, hanno partecipato cardiologi provenienti da varie parti della Sicilia, dopo aver rilasciato una intervista alla testata giornalistica on line Seguonews.it avente ad oggetto le finalità ed i contenuti dell’evento formativo anzidetto, in relazione alle considerazioni metodologiche da me espresse quanto agli screening cardiologici in età pediatrica e giovanile, sono stato, inopinatamente, fatto oggetto, da un lato, di attacchi personali e, dall’altro lato, di una immotivata “censura” delle mie opinioni da parte, rispettivamente, della Presidente dell’Associazione “Segui il tuo cuore” e della stessa testata giornalistica. In particolare, la testata giornalistica Seguonews.it dopo aver provveduto in data 1° giugno 2019 alla pubblicazione integrale della mia intervista sul giornale online, nel pomeriggio dello stesso giorno, si premurava di pubblicare in sua sostituzione una versione ridotta della stessa e ciò coevamente alla pubblicazione su Facebook di un post dai toni, a dir poco, fortementi aspri e polemici nei miei confronti da parte della Presidente dell’Associazione “Segui il tuo cuore”, post che, peraltro, diveniva occasione di ulteriori giudizi e retropensieri denigratori della mia persona ad opera di altri soggetti intervenuti a suo preteso sostegno. Orbene, quale uomo maturo e forte dell’esperienza accumulata nel corso della mia, più che trentennale, attività di cardiologo, posso, sul piano umano, comprendere che le sofferenze psicologiche e fisiche causate, da problemi di salute, in un soggetto giovane e fragile, possono lasciare un segno così indelebile da far travisare il senso di un’opinione scientifica su di un argomento (lo screening) sul quale detto soggetto non possiede, però, una competenza tale da abilitarlo ad una disamina pubblica dello stesso e, addirittura, ad eleggere, sotto il profilo scientifico, dei medici a suoi interlocutori. Questo sentimento di naturale empatia non può, tuttavia, portarmi ad obliterare la gravità dei fatti che si sono intrecciati e dispiegati sotto gli occhi di tutti e che appaiono fortemente lesivi della mianimmagine di medico e componente della comunità scientifica impegnato anche nel sociale quale Presidente della Onlus Cuore Chiaro. Al riguardo, riservandomi ogni più ampia valutazione sulla opportunità e/o necessità di intraprendere azioni legali a tutela della mia immagine e professionalità, rimango nell’attesa di ricevere le doverose pubbliche scuse dei protagonisti della incresciosa vicenda qui enucleata e, soprattutto, ogni ragguaglio sulle motivazioni che hanno indotto un organo di stampa a “censurare” opinioni scientifiche da me espresse ed in assenza di alcuna giustificabile motivazione.
Luigi Scarnato