Pubblicato il: 23/02/2014 alle 11:01
“Caro Beppe Grillo, in Sicilia i rappresentanti del tuo movimento stanno attuando una politica corporativa e antidemocratica che cerca di tutelare i vecchi interessi territoriali, e quindi le vecchie province con le loro città capoluogo, mettendo, attraverso una ‘legge farsa’, innumerevoli paletti che di fatto impediranno la libera e democratica aggregazione fra comuni”.
A lanciare l’accusa nei confronti dei 5Stelle è il “Comitato per lo sviluppo dell’area gelese”, sostenitore del “Libero consorzio di comuni del Golfo” di Gela secondo cui “qui la vecchia e la nuova politica si sono alleate per non cambiare nulla”.
Il Comitato ha scritto una lettera a Beppe Grillo per denunciare il comportamento dei 14 parlamentari regionali grillini nei confronti della legge di riforma delle Province siciliane, i quali con il loro voto “tutto stanno facendo, fuorché rispondere ai principi di democraticità volti a tutelare gli interessi del popolo”.
Sotto accusa, soprattutto l'ex capogruppo all’Ars del M5s, il nisseno Giancarlo Cancelleri, il quale avrebbe siglato “un becero accordo con i capigruppo regionali di altri partiti presenti in parlamento – si legge nella lettera – per proteggere gli interessi secolari, di stampo borbonico, delle vecchie città capoluogo della Sicilia, fra le quali la sua Caltanissetta”.