Pubblicato il: 19/09/2020 alle 08:38
Il coronavirus torna a colpire soprattutto le persone oltre i 50 anni. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità – si osserva un "lento e progressivo peggioramento dell'epidemia di SARS-Cov-2". Gli esperti, infatti, si dicono "pronti all'attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento".
I dati sono confermati dal fatto che nel Paese ci sono 2.397 focolai Covid attivi, di cui 698 nuovi. Allarma anche il fatto che i contagi si trasmettono sempre di più dai figli e nipoti ai genitori e ai nonni, coinvolgendo le fasce di età più a rischio.
Gli scienziati hanno osservato negli ultimi 14 giorni un "aumento significativo dell'età mediana alla diagnosi. Questo – dicono – è probabilmente dovuto ad una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all'interno della famiglia: questo si riflette in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri".
L'età mediana passa ora a 41 anni e il 35% dei nuovi contagi riguarda persone con un'età sopra i 50 anni. Ancora una volta i focolai diffusi "e di dimensioni rilevanti" sono "spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all'estero". L'Rt ora si pone di poco al di sopra di 1.
Tutto lo scenario carica il suo peso sugli ospedali: in quasi tutte le regioni vengono occupati sempre più posti letto per il Covid, sia in area medica, con aumenti dal 2 al 4% rispetto a un mese fa, che in terapia intensiva, dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcuni territori, ma "sebbene non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali – si legge nel report – la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno". Si tratta di "importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale" secondo l'Iss, che al momento conferma "l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate" senza escludere una stretta nelle prossime settimane se la situazione dovesse continuare a regredire.
Tutto resta, secondo gli esperti, strettamente legato ai comportamenti e al rispetto delle disposizioni anche all'interno dei nuclei ristretti, per questo il ministero della Salute raccomanda di adottare "tutte le opportune precauzioni anche in ambito familiare".