Pubblicato il: 17/07/2013 alle 18:45
Tre condanne per il crac finanziario dell'associazione antiracket e antiusura di Caltanissetta. Tre colpevoli per il Tribunale collegiale, che questa sera ha emesso il verdetto e inflitto 2 anni all'ex presidente Mario Rino Biancheri, di San Cataldo, per appropriazione indebita e malversazione di fondi. Un anno e 8 mesi di reclusione, invece, è la pena irrogata ai nisseni Calogero Maria Imbergamo e Carlo Antonino Bellia che sono stati riconosciuti colpevoli di appropriazione indebita e malversazione in concorso. I tre imputati erano difesi dagli avvocati Gianluca Amico, Annalisa Petitto e Antonio Pecoraro.
I giudici, inoltre, hanno condannato i tre imputati a risarcire una provvisionale complessiva di 100mila euro al Comune e alla Provincia regionale di Caltanissetta e all'associazione antiracket posta in liquidazione, costituitisi parte civile nel dibattimento con gli avvocati Dino Milazzo e Raffaele Palermo.
Secondo l'inchiesta della procura e della Guardia di Finanza, Biancheri avrebbe concesso – attraverso assegni – i fondi previsti per le vittime dell'usura e del racket a Bellia e Imbergano, anche se le loro aziende non avrebbero avuto i requisiti previsti per accedere al fondo speciale. Biancheri ha sempre sostenuto di essere stato raggirato da Bellia e Imbergamo, i quali gli avrebbero prospettato difficoltà finanziarie con i fornitori e le banche.