Pubblicato il: 18/08/2013 alle 09:33
Il fango dopo la tempesta. Caltanissetta si è risvegliata imbrattata di fanghiglia e detriti dopo i due violenti nubifragi avvenuti nel ponte ferragostano. La città ancora una volta viene messa in ginocchio dal maltempo e basta dare un'occhiata in giro per rendersene conto. Sono tantissimi i tombini otturati dove non confluisce l'acqua che, conseguentemente, esplodono facendo traboccare detriti, sporcizia e rifiuti che si riversano nelle strade. Storia nota, questa. Fatta di rimbalzi tra Caltaqua e Comune, che puntualmente si scaricano le competenze sulla manutenzione della rete fognaria. Ma a convivere col disagio, e col fango, sono soprattutto i residenti nelle campagne dell'hinterland. Come quelli di contrada Gibil-Gabib, Iuculia e Santa Lucia dove non si contano più le strade dissestate e franate che le rendono impercorribili e spesso inagibili. Ma anche altre popolose zone rurali del capoluogo fanno i conti con queste criticità. Chi vive da queste parti è stato costretto, e non solo in questi giorni, a muoversi nel guado durante l'acquazzone. La foto scattata da un residente è una testimonianza che vale sicuramente più di ogni parola detta e scritta. Acqua e polvere creano fango ed ecco allora spuntare un percorso di rally, piuttosto che un'arteria di collegamento alle abitazioni. Peraltro, a causa delle pessime condizioni del manto stradale aggravate dalle condizioni atmosferiche, molti residenti di Gibil Gabib hanno subìto danni alle vetture e sono pronti a citare per danni il Comune. Il fugace, ma tremendo, temporale estivo ci ha soltanto riservato un anticipo della stagione delle piogge che verrà. Non ci resta che continuare a sguazzare nel fango.