Pubblicato il: 14/08/2014 alle 17:41
tappa Gela, dove è arrivato intorno alle 15, incontro in municipio con gli amministratori locali e le parti sociali, con al centro la vicenda del Petrolchimico dell'Eni.Ad attendere il premier un gruppo di lavoratori dell'Eni, massiccia la presenza di forze dell'ordine mentre l'area è interamente transennata.Subito dopo si recherà a Termini Imerese, dove si riunirà con gli amministratori locali e le parti sociali nella sede del comune, in piazza Duomo, per affrontare i temi dello sviluppo e in particolare dell'area industriale e del futuro dello stabilimento Fiat. A seguire è prevista una conferenza stampa.CROCETTA: LA SUA VISITA IMPORTANTE. “Quella del premier è una visita importante. In Sicilia rimangono due zone di crisi Gela e Termini Imerese. Abbiamo evitato la chiusura del Petrolchimico. Ora ci vuole un progetto serio di ripresa che ci salvaguardi anche per il futuro. A Termini dobbiamo riaprire la fabbrica dell'auto”. Lo ha detto il governatore Rosario Crocetta a Gela. Crocetta è stato contestato da un gruppo di No Muos e dai proprietari dei terreni che hanno subito l'esproprio per la creazione del polo fotovoltaico, non realizzato, e che attendono ancora le indennità di esproprio.AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16.05. Renzi è entrato in una sala del municipio dov'è cominciata una riunione con le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori del petrolchimico. I sindacati chiedono il rispetto dei patti sottoscritti con l'Eni: riattivazione linea 1 della produzione della raffineria, garanzie su salute e lavoro, e rendere attraenti per nuovi investimenti le aree dismesse dell'ex polo petrolchimico di Gela con l'utilizzo dei fondi europei, utilizzazione e svincolo delle royalty petrolifere per progetti di sviluppo economico e produttivo.”IL SUD PUO' TRAINARE LA RIPRESA DEL PAESE”. “Conosco bene questa città e so che ha un glorioso passato ma sono anche consapevole del fatto che la storia di questa città è legata agli investimenti dell’Eni. Non sottovalutando il lavoro che Confindustria ha fatto lotta nella lotta all’illegalità e alla mafia, dico che la priorità in questa terra è quella di difendere gli investimenti legati alla chimica verde e ad altri tipi di energia che credo siano il Core Business di Gela”. Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, oggi a Gela per discutere della vertenza Eni. “Ci siamo impegnati di verificare passo dopo passo al ministero insieme alla leadership dell’Eni, che hanno mostrato molta sensibilità, le esigenze di natura economica con quelle territoriali. Abbiamo anche la certezza di poter fare in questa terra un punto di innovazione e non un museo del passato. Eni deve considerare l’investimento a Gela una innovazione, mantenendo la quantità e la qualità dell’occupazione. Il sud è nelle condizioni di trainare la ripresa del Paese”.“DECRETO SBLOCCA ITALIA. SARANNO INSERITE FERROVIE E STRADE PER LA SICILIA”. “Il 29 agosto, alle 21, nel decreto “sblocca Italia”, il Consglio dei Ministri, inserirà alcune infrastrutture ferroviarie che riguardano Palermo, Messina e Catania e stradali che riguardano Agrigento e Caltanissetta. Il nostro obiettivo è semplificare le procedure”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi a Gela. “In Sicilia, ad oggi – ha sottolineato Renzi – sono stati siglati sei contratti di sviluppo per 420 milioni di investimenti ma per me sono pochi rispetto alle potenzialità che ha questa terra. Il 7 novembre, quando ritornerò in Sicilia, potremmo firmarne qualche altro anche qui”.“L'ITALIA DOPO LE FERIE RIPARTE”. “Vi ho distrutto un po’ le vacanze ma l’Italia dopo le ferie riparte”. Ha esordito così il premier Matteo Renzi, oggi a Gela per discutere della “Vertenza Eni”. Lo ha fatto nell’aula consiliare del Comune. “Bisogna lavorare decisi e scommettere anche sul turismo. Se riparte il Sud, riparte l’Italia. Essere a Gela oggi, al di la del dispiacere del 14 agosto è un elemento di grande gioia”.“IL PROBLEMA ÈL'EUROPA”. “C’è un problema di cornice e cioè come il pubblico spende i soldi. Saremo un Paese serio se riusciremo a spendere bene i fondi europei. E’ importante la tempistica e che i progetti non si perdano per strada sulla base delle procedure burocratiche”. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, oggi a Gela. Il premier, nell’assumere l’impegno che ritornerà in Sicilia fra tre mesi, ed esattamente il 7 novembre, ha poi aggiunto che uno degli obiettivi del Governo è quello di voler “effettuare un lavoro che possa essere verificato all’insegna della piena trasparenza e con il coinvolgimento dei cittadini. La politica non deve avere alibi”. Poi il premier ha sottolineato che “quando hai 40 miliardi da spendere li devi spendere. Non c’è un problema Italia in Europpa ma c’è un problema di Europa nel mondo. E quando diciamo di cambiare il modello aiutiamo e lEuropa. Ma si perde credibilità quando noi in casa nostra non riusciamo fare a bene il nostro lavoro”.