Pubblicato il: 21/08/2015 alle 15:47
“Il Comune di Caltanissetta viene impropriamente chiamato in causa nella nota per l’incarico di esperto conferito nella massima trasparenza ai sensi dell’art.14 della legge regionale n.7 del 1992, norma che attribuisce ai primi cittadini amplissima facoltà di nominare soggetti che abbiano determinate caratteristiche di vasta esperienza professionale e in possesso del titolo di studio della Laurea”. Lo dice il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, replicando all'intervento di Francesco Di Parenti responsabile del gruppo uffici stampa dell'associazione siciliana della stampa.
“Il dott. Sebastiano Molino prima di assumere formalmente l’incarico (complessivamente 7.500 euro lordi per cinque mesi) è stato preventivamente autorizzato dalla sua amministrazione di provenienza così come accade per tantissimi altri pubblici dipendenti che svolgono funzioni di consulenza presso altri Enti.
Appare pertanto quantomeno singolare, per non dire anomalo, che il sig. Di Parenti associ la questione, chiara e agevolmente comprensibile, di Caltanissetta a un’altra fattispecie completamente differente come quella di Gela – aggiunge ancora il sindaco Ruvolo – . Tra le imprecisioni contenute nella nota del Gus, infine, è doveroso chiarire che per i rapporti con gli organi di stampa il Comune di Caltanissetta si avvale di un dipendente comunale part-time in possesso dell’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti”.