Pubblicato il: 30/12/2015 alle 10:27
In occasione della cena degli auguri, che rappresenta un momento di riflessione sul vero significato del Natale e induce a volgere il pensiero alle persone alle quali la vita ha dato meno opportunità, il presidente del Lions Club di Caltanissetta, Rino Iannì, ha conferito l’importante onorificenza “Melvin Jones Fellows” al vescovo Mario Russotto. Il premio è dedicato al fondatore del Lions Club International e rappresenta il massimo riconoscimento internazionale a personalità che si sono contraddistinte per attività e azioni a favore della comunità. “La scelta di assegnarlo al Monsignor Mario Russotto, personalità di alto spessore umano e culturale – ha spiegato Rino Iannì – è riconducibile al suo spirito di servizio verso i più bisognosi e alla sua fervida attività pastorale. Il Vescovo Russotto è un cultore dell’ebraismo e della lingua greca, ha scritto numerosi libri e articoli di carattere teologico e pastorale, docente di lingue bibliche e sacre scritture. E’ stato sia assistente diocesano che assistente ecclesiastico centrale della Fuci? attualmente è membro della commissione episcopale della Cei per la famiglia e i giovani.
Il Vescovo Russotto ha espresso, con commozione, gratitudine e riconoscenza per la stima dimostrata dai soci del Lions Club di Caltanissetta e si è sentito onorato di far parte di un Club così prestigioso che vanta numerose attività di beneficenza nei confronti della comunità in cui opera e non solo. Durante il suo intervento ha focalizzato l’attenzione sul gemellaggio tra la diocesi di Caltanissetta e la Diocesi di Sapa in Albania. E’ stato il promotore, attraverso la Caritas, dell’apertura di una saponeria, “Zadream”, avviata da cinque donne native della Zadrima nel Nord dell’Albania nell’ambito del progetto di formazione/lavoro “S.A.P.U.N.” Sviluppo Artigianato per la Promozione Umana nel Nord Albania. Queste donne, ha raccontato S.E.R. Monsignor Russotto, sono state “prese dalla strada” e riabilitate grazie ad un’attività di promozione e sviluppo nata e supportata dalla Chiesa Cattolica di “Santo Stefano di Blinisht – Diocesi di Sapa. Queste donne a Caltanissetta hanno appreso le tecniche per la produzione dei saponi e oggi lavorano autonomamente nella loro città natale. Tutte e cinque le ragazze oggi sono madri e mogli. Esempio questo di assoluta emancipazione rispetto alla precedente condizione di sfruttamento della loro dignità femminile. Il Lions Club di Caltanissetta, dice il Presidente Dott. Iannì, ha scelto di donare ai propri soci un manufatto realizzato da questo gruppo di donne, tangibile esempio dello spirito del Lionismo, che si sintetizza nel motto del Club: “We Serve”.