Pubblicato il: 22/02/2014 alle 20:03
Magrì scende dal bus
Capisci che nell'auditorium non ci sarà un posto a sedere disponibile guardando quante auto sono posteggiate nella zona. L'attesa, d'altronde, è grande. Il popolo dei 5 stelle è in fibrillazione, l'adrenalina è al top. Soprattutto per vedere i volti noti che scendono da un minibus della Scat. Riconosci Giancarlo Cancelleri, sua sorella Azzurra, il candidato a sindaco Giovanni Magrì, e poi il noto deputato nazionale Alessandro Di Battista e il collega all'Ars Giampiero Trizzino e alcuni membri dello staff. Applausi e bandiere sventolanti quando la pattuglia grillina mette piede sull'asfalto.
La “rivoluzione” pentastellata a Caltanissetta inizia così e prende la forma di un pulmino dell'azienda trasporti locale, da mesi in agitazione per il mancato pagamento di 10 stipendi arretrati. Ed è Giancarlo Cancelleri, leader del M5S alla Regione, a spiegare il senso di questo segnale lanciato ai nisseni che dentro l'auditorium aspettano di conoscere i programmi dei grillini che puntano alla conquista di Palazzo del Carmine. “Rappresenta il miglior modo per esprimere la nostra presa di posizione sul governo della città, il segnale di una politica nuova che guarda ad un'idea di mobilità diversa, attraverso l'utilizzo del trasporto pubblico”.
Magrì stringe mani, abbraccia gli amici. Èora di entrare in platea. Che quando si accorge di lui e dei deputati applaude forte. Sul palco, però, Magrì – sociologo nella struttura terapeutica Casa Famiglia Rosetta e un passato da boy scout – prima del suo intervento deve attendere i parlamentari Roberto Fico e Gianluca Rizzo che discutono dell'ostruzionismo della vecchia politica nei loro confronti e del nuovo modo di fare politica targato Movimento Cinque Stelle. In sala capisci che la gente è incazzatissima, stufa della politica arraffona.
Poi prende la parola Giancarlo Cancelleri. Si volta verso Magrì e scherza. “Giovà, ma quanto li hai pagati per farli venire qui?”. Cancelleri va dritto al nocciolo e galvanizza le oltre 400 persone che affollano l'auditorium seduti e in piedi, lo ascoltano in silenzio e gli omaggiano applausi quando spara a zero contro il Governo Crocetta, quando dice che “viviamo in un momento di estrema rabbia e confusione. Ma rischiamo di sprecare questa rabbia, che invece dobbiamo mettere a disposizione dei cittadini”.
Si parla di campagna elettorale, delle prossime elezioni europee , ma soprattutto delle Amministrative, e qualcuno dalla platea lo incita. “Ci andremo in Europa, tranquilli, e lo dico alla nissena… Piglieranno una ciafardata!”, aggiunge Giancarlo Cancelleri riferendosi alle sberle – politicamente parlando – che rischiano di prendere alle urne gli altri partiti, quelli della vecchia nomenclatura.
“Voglio lanciare un appello a chi andrà a votare. Vi troverete di fronte un bivio. O decidete il voto di delega, quando metterete una X sopra un nome e direte “vediamo che sai fare”. Altrimenti noi vi chiediamo un voto impegnativo di partecipazione. Il Comune sarà un via vai di gente che porterà nuove idee, ve lo assicuro. La soluzione al problema siete voi!”. Dalla platea qualche attivista da fuori provincia lo incita. “Occupiamo i palazzi! Giancà suona la caric«a!”.
Èil momento di Giovanni Magrì. Videocamere per la diretta streaming, macchine fotografiche e telefonini adesso sono tutti puntati su di lui. Èemozionatissimo l'aspirante sindaco dei grillini nisseni. Lo dice lui stesso, ricordando la prima volta quando gli tremarono le gambe durante una intervista rilasciata ad una emittente televisiva locale. Giovanni Magrì non parla di programmi a chi lo ascolta, ma accenna i problemi. Parla del suo debutto in politica, all'avvicinamento un anno e mezzo fa al Movimento 5 Stelle, dell'esperienza della partecipazione democratica. Ad un paio di minuti dal suo discorso si gira verso Giancarlo Cancelleri e gli chiede ironicamente: “Papà, come vado?”.
“Spesso si parla di programmi, noi prima abbiamo un progetto. Il programma è sempre in itinere non sarà mai chiuso e lo realizzeremo con la città”, assicura Magrì che se la prende con la classe politica nissena che ha governato nell'ultimo trentennio. “Ma cosa hanno fatto finora se Caltanissetta è ridotta in questo modo? Siamo sotto le macerie, non è una città ancora morta ma c'è il tempo di rianimarla. Io mi taglierò lo stipendio e lo stesso dovranno fare i miei assessori e i consiglieri comunali”. Altro argomento a cuore di Magrì è il commercio. “Ridiamo respiro ai commercianti, portiamo al minimo la tassazione anche con il nostro contributo”. E inoltre, per il candidato sindaco M5S, va aumentata la “residenzialità nel centro storico”, così come non va trascurata la viabilità e va messo mano al delicato settore dell'urbanistica. C'è stato spazio per il tema dell'immigrazione, fenomeno con cui Caltanissetta sta convivendo da alcuni anni nel bene e nel male.
Magrì ha parlato dell'attenzione mostrata dal M5S nisseno alla problematica anche mobilitando Azzurra Cancelleri a Roma, ma il candidato a sindaco grillino ritiene che sia necessario “ridare dignità ai profughi che occupano gli impianti sportivi comunali e che ci riprenderemo quei luoghi dove prima le mie figlie andavano a pattinare”. Per adesso solo tematiche accennate nell'agenda di Giovanni Magrì che sogna di indossare la fascia tricolore. Un po' di pazienza e presto si potrà sfogliare il programma definitivo con le soluzioni ai tanti problemi di questa martoriata città.