Pubblicato il: 30/12/2017 alle 09:53
Il Maestro nisseno Alfonso Torregrossa, si trova nuovamente in Giappone tornato per insegnare Autodifesa Militare in alcune scuole di Tokyo ed ospite ufficiale in due eventi che lo hanno visto protagonista al Campionato Nazionale di Kyokushinkai World So Kyokushin ospite del Maestro Hasegawa allievo diretto del fondatore di Kyokushinkai Mas Oyama come delegato per la Sicilia della Ikko la prima organizzazione italiana di karate Kyokushinkai nata in Italia tramite Sensei Nicoletti e ospite dell'amico Sensei Niitsu per festeggiare i suoi dieci anni di insegnamento in Karate Kyokushinkai . Durante il soggiorno ha sostenuto esami di Daito Ryu Aikijujutsu antica scuola giapponese insegnata solo a pochi eletti.
Il Maestro ha ricevuto vari apprezzamenti per la sua preparazione e dedizione in Italia per la diffusione della vera cultura nipponica ricca di storia.
Il Maestro Torregrossa è convinto che le arti marziali giapponesi siano un patrimonio da condividere con l'intera umanità e per questo da molti anni insegna in varie città italiane ed estere per trasmettere i veri valori della via dei Samurai.
Il Maestro Torregrossa per presentare il suo insegnamento ha voluto esprimere questi concetti: "la filosofia delle arti marziali Budō è la stessa della vita quotidiana. Non serve un sistema basato sui dan. Coerente con lo spirito del Budō è invece un sistema che preveda livelli diversi di pratica. Questo sistema è chiamato Shu Ha RI. E' molto difficile da spiegare. Oso dire che i Kata non sono il Budō. Studiare i Kata è il primo passo per entrare nel Budō ed assomiglia a frequentare la scuola elementare. Dopo bisogna affrontare il livello successivo. In genere studiando i Kata si può cominciare a percepire il Budō ma non si tratta della sua vera essenza. Ci sono altre esperienze necessarie per comprendere il vero Budō. E sono infinite. Questo è Shu Ha Ri. Ci si può addentrare senza fine nel Budō. Il Budō è infinito." A coloro che desiderano avvicinarsi allo studio di questo immenso patrimonio culturale, tramandato di generazione in generazione, è richiesto interesse e rispetto per le tradizioni del Budō e dei Samurai.