Pubblicato il: 21/08/2013 alle 07:57
Altre due auto in tilt mentre attraversavano la misteriosa galleria di Tremonzelli, sulla A19 Palermo-Catania. Ma che succede in questo tunnel diventato ormai teatro di auto, camion e bus che prendono improvvisamente fuoco, si spengono improvvisamente, motori in avaria. L'ultimo caso s'è verificato lunedì pomeriggio quando una Peugeot 106 che viaggiava in direzione Catania ha preso fuoco all'improvviso un paio di chilometri prima della galleria. E la vigilia di Ferragosto, un agente di commercio di Palermo in compagnia della moglie, guidava una Peugeot 207 nuova che ha perso potenza all'interno del tunnel. Così l'uomo ha viaggiato a velocità ridotta, venendo superato da altri mezzi che procedevano ad un'andatura superiore. Dopo essersi fermato per mezz'ora in una piazzola di sosta, l'auto ha ripreso normalmente la velocità. Ma l'automobilista ha rivissuto lo stesso caso alcuni giorni dopo, il 18 agosto. L'auto, circa 500 metri prima della galleria, procedeva lentamente. A quel punto il rappresentante non ha attraversato la galleria ed è uscito dall'autostrada imboccando la statale fino a Scillato. E' stato allora che ha fatto controllare la vettura in un centro specializzato. I meccanici hanno riferito che la Peugeot era andata in autoprotezione per interferenze alla centralina non provocati da difetti meccanici.
Due nuovi casi, insomma, vanno ad alimentare un bollettino di episodi che – secondo alcuni testimoni – risalgono addirittura a 25 anni fa. Soltanto adesso, però, dopo il susseguirsi di decine di casi l'Agenzia regionale protezione ambientale – insieme all'Anas – ha deciso di installare due centraline all'ingresso e all'uscita della galleria per monitorare i campi elettromagnetici. Le apparecchiature sono capaci di rilevare alte frequenze da cento kilohertz a tre gigahertz. Le centraline, alimentate ad energia solare, lavoreranno, giorno e notte, per almeno un mese e aggiorneranno i dati tempestivamente inviandoli ai laboratori di ricerca dell’Arpa Sicilia.