Pubblicato il: 03/02/2014 alle 08:30
Ha fatto infuriare il presidente della Regione Crocetta quella che lui definisce “fuga di notizie” sul caso del bebè malformato nato senza organi genitali all'ospedale Vittorio Emanuele di Gela, città in cui Crocetta è stato sindaco.
Il governatore ha annunciato che disporrà un'ispezione per verificare se ci sono state “violazioni della privacy” nella diffusione delle notizie sulla malformazione neonatale molto rara registrata nel presidio gelese. La presa di posizione di Crocetta a salvaguardia della privacy del bebè e dei suoi genitori parte da un principio etico: “Mi chiedo se sia stato corretto, visto il caso così delicato e soprattutto per il futuro del bimbo, divulgare la notizia. Sarebbe stato certamente meglio mantenere l'assoluta riservatezza”.
Ma secondo Rosario Crocetta v'è un altro aspetto da sottovalutare in questa delicata vicenda. “Spero che non venga fatta violenza su questo bambino, nell'ipotesi in cui – dice Crocetta – si riscontri che si tratta di un ermafrodita (ovvero con i genitali di entrambi i sessi). Dovrà essere lui, quando sarà in grado di capirlo, a decidere se essere maschio o femmina. Ricordo che una sentenza della corte costituzionale colombiano ha stabilito che la volontà del bambino prevale anche rispetto a quella dei genitori”.