E’ giunto al limite di rottura, fino alla minaccia di occupare la segreteria nazionale, il braccio di ferro tra il Pd nisseno e i vertici dello stesso partito sulla controversa definizione delle candidature locali alle elezioni politiche del 4 marzo. Nel mirino della contestazione resta la terza candidatura alla Camera di Daniela Cardinale, figlia dell'ex ministro Salvatore, fondatore e leader del movimento "Sicilia futura" schierato col centrosinistra.
Dopo il "no a candidature dinastiche" opposto alle scelte di Renzi dalle segreterie provinciali di Pd e Giovani democratici, scende in campo la direzione dell'unione comunale del capoluogo.
C'è il rischio di chiudere i circoli e rinunciare persino a sostenere la campagna elettorale: "Vogliamo vincere le elezioni – si legge in una nota – ma se i nostri appelli rimarranno inascoltati, saremo costretti a manifestare il nostro dissenso a Roma, presso la direzione nazionale. E se ciò non bastasse ci sarà una logica conclusione: il nostro disimpegno". (Ansa)
Il Pd nisseno contro la candidatura di Daniela Cardinale
Lascia un commento
Lascia un commento