Pubblicato il: 24/07/2013 alle 06:29
Aut aut della commissione nazionale di garanzia del Pd al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Scelga: o il Pd o il Megafono, è la sostanza di quanto deciso ieri sera dall'organismo che ha esaminato il ‘fascicolo Crocetta'. Punto nodale il richiamo all'articolo 2 comma 9 dello statuto del Pd: “Sono escluse dalla registrazione nell'anagrafe degli iscritti e nell'Albo degli elettori del Pd le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti a gruppi consiliari diversi da quello del Partito democratico”.
Insomma, se Crocetta dovesse perseverare nell'idea di mantenere e rafforzare il Megafono decadrebbe automaticamente. Il documento della commissione riconosce che “è nella natura stessa del partito allargare le sue iniziative, aumentare i suoi contatti con la società e i suoi movimenti, ma sancisce, soprattutto, che “l'esistenza di episodi e di presenze collaterali al partito non può trasformarsi in una organizzazione di iscritti e in una strutturazione parallela articolata, finalizzata ad una presenza permanente sulla scena politica che risulterà e risulterebbe alternativa e contraria alle normative che disciplinano la vita interna del Pd”.
Bacchettato il governatore anche per le sue dure posizioni nei confronti del partito: l'opera di rinnovamento e di affermazione dei principi etici che “devono informare la vita del partito e la necessaria leale collaborazione non può essere favorita da formulazioni assolute e indiscriminate di denigrazione e di accusa rivolte al Partito e ai suoi dirigenti”. Il testo rileva, peraltro, che non risultano esistere accordi o intese tra il Pd e il Megafono “che possano consentire agli iscritti del Pd di far parte di altri movimenti politici o agli eletti di aderire a gruppi consiliari diversi dal Pd stesso; né ad iscritti che ricoprano incarichi istituzionali né ad eletti nelle liste del Pd è consentito sottrarsi al dovuto versamento al Partito dei contributi così come previsto da Statuto e Regolamento finanziario”.