"Questa è prossimità ed è vicinanza dello Stato, delle Forze dell’Ordine, della Polizia. Oggi è una grande festa, perché ha un messaggio particolare e significativo: non dobbiamo vedere nelle forze dell’ordine una repressione, dobbiamo vedere sì prevenzione ma anche vicinanza e comunicazione con il cittadino. E questo penso che oggi si veda dagli occhi gioiosi che vedo dappertutto". Lo ha detto ieri sera il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia che ha preso parte all'evento della Polizia di Stato "#Esserci sempre … storie di legalità".
"Ringrazio infinitamente il questore Emanuele Ricifari – ha continuato il prefetto Armenia – perché ha dato a questa comunità la possibilità di conoscere quello che fa la Polizia di Stato. A volte abbiamo una visione minima, nel senso che non conosciamo tutte le specialità. Ecco oggi abbiamo un’idea generale del tanto lavoro, dell’impegno della Polizia di Stato ai vari livelli. Voglio sottolineare una cosa: è una festa di incontro, la Polizia di Stato incontra la comunità, e si avvicina, vuole sostenere, vuole farsi conoscere dal cittadino. E permettetemi di dire che io sono veramente tanto felice di questo momento".
"C’è la necessità dappertutto e qui in particolare, dove la parola legalità a volte è stata ferita, per la parte buona di questa società di riaffermare questa parola. Noi delle forze dell’ordine – ha commentato il questore Emanuele Ricifari – siamo cittadini tra gli altri e peraltro abbiamo una funzione importante che è la delega che ci dà lo Stato, la comunità, la Costituzione a garantire la loro sicurezza ed essere presenti nel momento in cui le persone hanno bisogno. E questo rende straordinariamente bello il nostro mestiere. Molti immaginano la polizia come quella che si vede nelle fiction televisive. Quella è solo la punta dell’iceberg in realtà c’è tanto lavoro, tanta preparazione, tanto studio, tanto sacrificio, addestramento, fatica e professionalità. Abbiamo abbandonato la logica dei mestieranti e oggi cerchiamo di essere professionisti".