“Nell’ultimo anno i reati su strada a Caltanissetta sono diminuiti. Gran parte degli interventi della polizia hanno riguardato luoghi privati. Questo vuol dire che per quanto riguarda i reati su strada ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Andando a guardare l’altro lato della medaglia, invece, aumentano gli episodi all’interno del circuito domestico familiare ma in maniera molto rilevante”. Lo ha detto il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari nel corso di una conferenza stampa sui dati relativi ai reati commessi nel 2021 e all’attività di controllo da parte della Polizia di Stato sul territorio.
“I reati in ambito familiare sono aumentati non solo nel numero – ha continuato il questore Ricifari – registriamo un incremento del 23%, quanto soprattutto nella loro qualità. Non è vero che si verificano solo nei quartieri difficili, anzi. Rileviamo che in questi quartieri Sant’Agata, Provvidenza, il dato è sostanzialmente stabile se non in leggero calo. Mentre aumenta in maniera significativa in quartieri residenziali e in particolare, come tutte le altre famiglie di reati, vedono una zona di maggiore interesse nella parte commercialmente più viva della città cioè sostanzialmente la zona della Questura, viale Trieste, via Turati, viale della Regione. Qui si concentrano in particolare i reati contro il patrimonio, quelli di spaccio, quelli di disturbo della quiete pubblica, e abbiamo un picco rispetto ai 3 anni precedenti anche dei reati in famiglia. Verosimilmente il dato può essere legato alla convivenza forzata dovuta al covid. La violenza nell’82% si verifica nei confronti della donna, e per la restante parte dei casi nei confronti di minori e anziani. Questa osservazione ci dice di una gravissima situazione di un'emergenza educativa un po’ in tutte le aree della città e, per ciò che riguarda la situazione tra italiani e stranieri, constatiamo che è peggiore quella degli italiani. Perché le famiglie e le comunità che si sono radicate a Caltanissetta sono abbastanza stabilizzate, sono in numero molto contenuto rispetto ad altre realtà sul territorio nazionale. Basti pensare che su tutta la provincia abbiamo 4.600 immigrati, in province con simile popolazione questo dato è molto più alto. Le famiglie di immigrati che vivono a Caltanissetta sono stabilizzate, sono presenti perlopiù da molto tempo. Nella provincia di Caltanissetta contrariamente ad altre province limitrofe ci sono poche etnie. Quelle più frequenti sono nordafricane e pakistane”.
Infine il questore ha fatto il punto sui controlli in merito al super green pass e green pass e più in generale riguardo al rispetto delle misure anticontagio. In provincia dal 6 al 9 dicembre sono stati eseguiti 3000 controlli in totale dalle forze dell’ordine: 24 i sanzionati per mancanza di green pass, 43 sanzionati per mancato uso della mascherina e 8 attività sanzionate su 436 controllate. “Rispetto al numero di controlli che noi facciamo abbiamo un dato di sanzioni inferiore rispetto a quello nazionale. Questo vuol dire che nella nostra provincia, fatta salva Gela e Niscemi, abbiamo un sostanziale rispetto delle norme anti-covid. Sia nell’utilizzo dei dispositivi sia nell’accesso a luoghi e manifestazioni nei quali è richiesto il super Green pass, abbiamo sostanzialmente un rispetto generalizzato. La cosa fa ben sperare per le prossime festività. Proprio ieri abbiamo avuto un intervento svolto dalla polizia in un’attività di ristorazione in viale della Regione dove è stata identificata una persona irregolare sul territorio nazionale perché non aveva ottemperato a un ordine di allontanamento e di rigetto della domanda di soggiorno, e c’era il titolare di un esercizio che lo stava impiegando in una situazione di irregolarità. A Niscemi, proprio ieri in una sala scommesse, 7 avventori e il titolare sprovvisti di green pass, ovviamente sono stati oggetto di sanzione”.