“Ieri ho letto sui quotidiani la storia di Samuele, 19 anni, di Gela. Con mille sforzi Samuele si è diplomato e fin qui tutto normale. Ma la cosa speciale è che Samuele è un ragazzo autistico. Lui, la sua splendida famiglia, i suoi prof hanno dovuto fare più fatica degli altri. Ma ce l'hanno fatta, hanno vinto ed è giusto che oggi festeggino”. Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Insieme a Davide Faraone sottosegretario all'Istruzione, che ben conosce le dinamiche dell'autismo, questa mattina – racconta il premier – ho telefonato a Samuele e ai suoi genitori. Ci hanno raccontato una storia di difficoltà e di orgoglio, di sofferenza e di gioia profonda. Abbiamo ascoltato le loro esigenze, abbiamo raccontato che cosa cambierà con le leggi approvate sull'autismo, sul terzo settore, sul dopo di noi. Sui diritti, insomma. Abbiamo detto per telefono Bravo a Samuele. E gli ho detto grazie a nome di tutti voi. Perché la fatica e la vittoria di Samuele valgono doppio non solo per la sua famiglia. Valgono doppio anche per tutti gli italiani che credono nei sentimenti più profondi della nostra comunità nazionale”.
Nel corso della conversazione, la mamma di Samuele, ha sottolineato che “il problema è il dopo diploma perchè a Gela non abbiamo strutture adeguate al nostro caso – ha detto – e tutto quello che abbiamo fatto è stato frutto di sacrifici. Per garantire ogni cura abbiamo venduto anche le fedi e quei pochi oggetti d'oro, ricordi del battesimo dei miei figli”. Il papà di Samuele ha chiesto al Premier “un centro diurno per questi bambini che poi diventano adulti e dopo i 16 anni per loro non è prevista più alcuna assistenza da parte dei centri sanitari pubblici o convenzionati”.
“Abbiamo fatto questa nuova legge sull'autismo – ha replicato il premier – perchè ritengo fondamentale che il Paese dia una mano a chi ne ha bisogno”.
Renzi, non appena ha appreso del desiderio di Samuele di voler incontrare il noto conduttore televisivo Jerry Scotti, ha anche promesso allo studente gelese, che si occuperà personalmente di far incontrare i due. “Facciamo così”, ha detto il premier, “Davide Faraone si occupa del centro diurno perchè conosce molto bene questo argomento e io organizzo l'incontro tra te e Jerry Scotti, con tutti noi a Palazzo Chigi, tra settembre e ottobre”.