Pubblicato il: 04/11/2013 alle 17:51
La Digos di Caltanissetta sta stringendo il cerchio per risalire agli autori del raid compiuto la Notte di Halloween nel cimitero di San Cataldo, dove sono state imbrattate tombe con la vernice spray, rotti simulacri, e scritte bestemmie e frasi offensive dal richiamo satanista. Gli investigatori della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali della Questura nissena da giorni stanno interrogando numerose persone, ma c'è cauto ottimismo sull'individuazione dei responsabili dello scempio. I poliziotti, coordinati dal vicequestore aggiunto Fabio Lacagnina, stanno attenzionando le posizioni di alcune persone ma null'altro emerge in ambienti investigativi.
Intanto il deputato nazionale del PdL, il sancataldese Alessandro Pagano, è intervenuto sulla vicenda con un documento: “”Ormai è allarme rosso! Chi non si opporrà a queste nefandezze, o è un complice, più o meno consapevole della cultura satanista, o è uno sciocco. Gli autori non hanno avuto esitazioni ed era ben chiaro il loro progetto vista la sicurezza con cui si sono mossi”.
“La cultura di tendenza – spiega – sta cercando di diffondere, un po' per motivi di business, un po'per sfregio alle nostre tradizioni, questo barbaro e macabro disegno che dietro le apparenti e innocue streghe, zucche e fantasmi, in verità nasconde una progettualità di adorazione verso gli spiriti maligni e il diavolo. Si tratta di una ‘cultura' che è partita anni fa con i bambini e i ragazzi e che adesso vede gli ex bambini cresciuti e diventati uomini e donne, spesso incapaci di saper distinguere il bene dal male e che, nel caso di San Cataldo, non ha saputo distinguere le cose lecite e giuste da quelle illegali e ingiuste”.
Secondo l'esponente del PdL, “gli autori di questi gravissimi gesti si sono resi colpevoli di parecchi reati: atti di vandalismo, vilipendio delle tombe, delitti contro la pietà dei defunti e contro il sentimento religioso, oltre alla bestemmia. Da qui l'invito a tutte le autorità, da quelle giudiziarie a quelle scolastiche, ad intraprendere subito iniziative utili per evitare il ripetersi di questi episodi nonchè per tenere alta la vigilanza, visto che sta diffondendosi negli ambienti formativi una sorta di costume che nulla ha a che vedere con le nostre tradizioni e che ha tra i suoi obiettivi la spinta al consumismo piu' sfrenato. Al riguardo, seguiranno interrogazioni parlamentari tese a conoscere il fenomeno nelle scuole che sta diffondendo tali usi e costumi che nulla hanno a che vedere con le nostre tradizioni e che hanno come unico obiettivo proprio la spinta ad un certo consumismo che trova il culmine in party a tema e gadget vari. Tutta la cittadinanza a gran voce sta chiedendo alle autorita' preposte che vengano individuati gli autori del vandalico gesto che non deve essere rubricato come una ‘ragazzata' o al massimo una ‘bravata'”, conclude Alessandro Pagano.