Pubblicato il: 12/10/2013 alle 17:46
Prende posizione anche la delegazione di Caltanissetta delle Guardie d'onore del Pantheon, presieduta dal professore Enzo Falzone, nella querelle del collocamento di uno striscione sulla statua di Re Umberto I da parte dell'Anmil per ricordare le vittime degli infortuni sul lavoro.
“Dopo i tentativi “eversivi” di spostare la Statua di Umberto I in altro luogo, dopo quelli per toglierne il piedistallo, dopo aver distrutto l’aiuola sottostante, dopo averlo nascosto con delle piante di magnolia, adesso si consentono delle “installazioni” (cosi? viene definita l’arte moderna) che pur avendo il nobile intento di ricordare i caduti sul lavoro, altro non fanno che deturpare la Statua di Re Umberto I, posta in questo luogo nel 1922 e, di fatto, mai tutelata ne? dal Comune ne? dalla Soprintendenza.
Forse – aggiunge Enzo Falzone – si volevano coprire i segni del tempo, dal momento che mai si e? pensato ad un restauro conservativo, bisognoso sia per i materiali, sia per il fatto che la statua bronze ed anche il basamento in pietra sono opera dello scultore nisseno Michele Tripisciano. Mentre altrove le opere del Tripisciano (specie in Roma) vengono tutelate, protette, restaurate, a Caltanissetta non si trova nulla di meglio da fare che procedere a far diventare la statua un “arlecchino”, un uomo-panino con tanto di banner davanti e dietro, con due cartelli alla base cosi? piccoli che nessun passante potra? capire il perche? di questa onta”.
Falzone inoltre si interroga: “In tutto questo cio? che meraviglia e? il Patrocinio concesso dal Comune: ma anche se si tratta di un’iniziativa nazionale, ogni Comune ha facolta? di decidere se aderire o meno? E perche?, aderendo, proprio la statua realizzata da Tripisciano? Questa Delegazione non crede che la statua di Vittorio Emanuele II al Vittoriano in Roma sia stata utilizzata per lo stesso scopo, e neanche che si sia pensato di poterla utilizzare per pur nobili fini. Si poteva utilizzare un altro monumento, un palazzo storico, si poteva ideare un’iniziativa similare che pero? non portasse a deturpare, seppur momentaneamente, una statua artistica e quanto di storico rappresenta. Ci si dissocia da iniziative di questo genere, invitando gli Amministratori preposti a fare maggiore attenzione nel concedere alcune autorizzazioni e determinati Patrocini”.