Pubblicato il: 08/06/2018 alle 16:59
Non è possibile continuare a scaricare sulle spalle dei sindaci (e tramite loro sui portafogli dei cittadini) i costi della mala gestione dei rifiuti in Sicilia – dice il Segretario Provinciale Territoriale SNALV CONFSAL Andrea Morreale -. Lo spropositato aumento delle tariffe di conferimento in questi ultimi anni è l’esempio lampante di come, in materia di rifiuti, lo smaltimento in discarica è una giungla su cui occorre fare chiarezza – continua il Segretario Provinciale Territoriale SNALV CONFSAL Andrea Morreale.
Tra una discarica e l’altra si arriva fino a 44 euro/tonnellata di differenza, costo che può determinare un incremento o un decremento notevole dei costi relativi alla TARI in ogni Comune, – secondo il Segretario Provinciale Territoriale Andrea Morreale – si dovrebbe determinare un prezzo unico che fissa una tariffa minima e massima entro cui tutti devono muoversi.
Ogni discarica – sintetizza Morreale – dovrebbe avere un piano tariffario che tenga conto al più generale principio che “l'inquinatore paga”, quindi chi raggiunge una elevata percentuale di raccolta differenziata dovrebbe pagare meno, questo consentirebbe ad incentivare la raccolta differenziata.
Nella Srr Caltanissetta Provincia Nord, le quantità di frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolte in maniera separata hanno fatto registrare aumenti considerevoli, la raccolta differenziata è migliorata notevolmente nelle percentuali ma non trova ancora una vera e propria consacrazione sui territori per la mancanza di impiantistica, occorre con urgenza puntare sulla possibile realizzazione di un centro di compostaggio e un impianto di preselezione dei rifiuti indifferenziati processo consentirebbe la separazione dai R.S.U. indifferenziati delle varie fazioni da avviare a recupero. La realizzazione di un impianto di compostaggio rappresenta una attività indispensabile per le comunità locali, al fine di incentivare e incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, e conseguentemente, di procedere allo smaltimento in loco della frazione umida. Evitando, in tal modo, di attivare costose operazioni di trasferimento dei rifiuti organici in strutture situate spesso in territori distanti con un aggravio di costi a carico dell’intera popolazione.
Su questo fronte, infatti, il panorama regionale è ancora a macchia di leopardo. Un ciclo impiantistico completo ed affidabile nel nostro territorio, – conclude il Segretario Provinciale Territoriale SNALV CONFSAL Andrea Morreale – che attivi tutte le opzioni sostenibili per il recupero di risorse dal riciclo delle frazioni secche e dal trattamento biologico della frazione organica umida, consentirebbe di abbattere notevolmente i costi a carico dei cittadini.